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Usi e significato spirituale dell’incenso

L’incenso è connesso all’aria e dunque all’anima, che viene guidata verso le alte sfere dal suo profumo. Usato in larga scala nei luoghi della spiritualità, serve a consacrare lo spazio della preghiera o della meditazione.
Bruciando nel fuoco, l’incenso ha una valenza purificatoria e la sua essenza rimuove gli odori volgari e profani. Il fumo che sale simboleggia l’ascesa dello Spirito. In Asia, i devoti accendono numerosi bastoncini d’incenso per onorare gli dei. Nell’antica Roma l’incenso era una delle offerte principali al dio Giove.
Nel nord della Cina, ogni corso d’acqua e ogni pozzo ha il suo Re-Drago: tutti i primi e i quindici del mese, le persone offrono un sacrificio composto da tre bastoncini d’incenso.
L’incenso ha il compito di veicolare le preghiere, perciò rappresenta un ponte fra l’uomo e le Divinità.
Nei rituali induisti, l’incenso (dhupa) evoca la percezione della coscienza che è onnipresente. Talvolta svolge una funzione stimolante in certe pratiche Yoga. In America centrale il fumo dell’incenso è considerato un’emanazione dello spirito divino. Gli sciamani lo usano per propiziare la pioggia poiché è simile alle nuvole (magia simpatica).
I Maya sostenevano che il copale fosse il sangue di una dea, donato all’umanità per allontanare gli spiriti maligni. Nei libri di Chilam Balam, l’incenso, detto “resina celeste” veniva utilizzato in tutti i rituali connessi alla fertilità e al ciclo lunare.
Gli Egizi bruciavano l’incenso per onorare il dio Ra e lo adoperavano sia nelle maschere di ringiovanimento che nella preparazione del kohl, la sostanza scura con la quale le donne si dipingevano il contorno degli occhi.
Nel Vangelo secondo Matteo fu uno dei doni portati dai Re Magi al Bambino Gesù. Secondo la tradizione simboleggia la divinità di Cristo. Nella Bibbia l’offerta di incenso è un “sacrificio di soave fragranza il cui buon odore giunge fino alle narici di Dio” (Genesi 8, 21).
Nell’aromaterapia gli vengono attribuite proprietà rilassanti per la mente e per il corpo, oltre a quelle antisettiche, astringenti e antinfiammatorie. Viene consigliato nella cura dell’asma, del raffreddore, contro la tosse, l’ansia e la depressione. L’olio essenziale è ideale per calmare le paure, i pensieri ossessivi,  e distaccarsi dal passato quando costituisce un blocco per la crescita spirituale. A livello sottile, innalza le vibrazioni all’interno degli ambienti dissolvendo la negatività. L’incenso in passato si impiegava nei rituali di esorcismo, protezione, purificazione e consacrazione.
Usatelo per promuovere il rilassamento e le visioni durante la meditazione. Qualche grano d’incenso aggiunto all’interno di un sacchetto di cotone bianco favorisce la protezione personale, la buona sorte e la crescita spirituale.

Bibliografia:

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