Simbologia planetaria: Sole
L’albero dell’incenso è stato considerato sacro fin dall’antichità. Veniva usato in Grecia durante i culti misterici e nei sacrifici; venne adottato anche a Roma dove si offriva assieme al vino a Giano, Giove e Giunone prima di iniziare la mietitura. Secondo un mito narrato da Ovidio, la pianta sarebbe nata da una ninfa. Le erbe aromatiche erano chiamate “thuon” e avevano la capacità di unire il Visibile al Non Manifesto, gli uomini agli dei.
Il fumo dell’incenso nella cultura cristiana simboleggia le preghiere che salgono in cielo. La parola incenso deriva da “incendere“, fiammeggiare, bruciare, risplendere; non a caso è l’essenza del Leone. La sua raccolta infatti, coincide proprio con l’inizio del segno solare e si svolge secondo precisi canoni, evitando il contatto con le donne e i morti, considerati impuri. Essenza purificatrice può essere utilizzato durante la meditazione.
Usatelo per: purificare la casa, amplificare l’intuizione, propiziare la riuscita in ambito lavorativo, come offerta agli Spiriti.
Pietre da associare all’incenso: ambra, topazio giallo, quarzo fumé, pirite.
Bibliografia:
Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell’anno, di Alfredo Cattabiani.