Simbologia planetaria: Marte – Saturno
La Ruta nel Medioevo era detta Herba de fuga demonis e Aristotele ne raccomandava l’uso contro gli spiriti e per sciogliere gli incantesimi. In passato si facevano corone di ruta e si lasciavano sulle tombe per allontanare le anime inquiete. Queste funzioni probabilmente furono ispirate dai petali a forma di croce.
In Abruzzo la ruta si usava per creare un amuleto contro le streghe: le donne cucivano le foglie (preferibilmente quelle su cui una farfalla aveva depositato le uova) in un borsellino da celare in seno. A Venezia la ruta era considerata un portafortuna per gli abitanti della casa e le donne credevano che facilitasse i parti.
A dosi elevate la ruta può essere letale: provoca contrazioni uterine, gastroenterite e gravi infiammazioni dell’apparato genito-urinario. Non è una pianta da impiegare in preparazioni “fai da te” anche se in dosi minime stimola la secrezione gastrica (favorendo la digestione) e promuove la comparsa del ciclo mestruale.
Dalla ruta è stato estratto un flavonoide, la rutina, che ha un’azione protettrice dei vasi sanguigni e ne controlla la fragilità. L’olio essenziale è antimicrobico. La tintura si può applicare in caso di slogature, contusioni, nevralgie, reumatismi.
Per allontanare la negatività mettete una manciata di fiori d’iperico, ruta e artemisia vulgaris in un sacchettino di cotone bianco e appendetelo all’ingresso della vostra abitazione. Tenere in tasca un rametto di ruta aiuta ad affrontare le situazioni difficili senza paura.
Curiosità: toccare le foglie di ruta provoca dolorose ustioni alla pelle e fitodermatiti. Infatti contiene furocumarine, sostanze responsabili di fenomeni di sensibilizzazione che si scatenano quando il soggetto che ne viene a contatto si espone alla luce solare. I topi e gli insetti non ne sopportano l’odore.
Attenzione: la ruta assunta in quantità elevate danneggia il fegato, i reni, ed è abortiva.
Usatela per: allontanate i cattivi pensieri, bandire le entità negative dalla casa, rompere gli incanti fatti a vostro danno, superare le difficoltà.
Pietre da associare alla ruta: onice nera, ossidiana fiocco di neve, tormalina nera, rubino, agata corniola, aragonite, smeraldo.
Bibliografia:
Florario di Alfredo Cattabiani
Nuova enciclopedia delle erbe, edizioni del Baldo