Simbologia planetaria: Sole
La Mirra è attributo del Cristo come sapiente, medico e taumaturgo. Secondo gli antichi possedeva virtù solari ed era considerata sacra. La fenice si serviva della mirra e dell’incenso per costruire il nido, portandoli sul rogo dove sarebbe bruciata per poi rinascere, come l’astro che quotidianamente sorgeva e tramontava. D’altronde come ho già spiegato per l’incenso, s’incideva l’albero della mirra al sorgere della costellazione di Sirio, nei giorni più caldi dell’anno. Raccolti nel tempo del Sole, gli aromi rituali, erano sostanze la cui natura s’apparentava alla potenza ignea del Fuoco celeste. La mirra avrebbe anche una funzione afrodisiaca: in India profuma lo sposo la prima notte di nozze. Oltre a purificare l’ambiente, il suo profumo invita al raccoglimento e alla meditazione. In base all’aromaterapia aiuta a superare il lutto infondendo serenità. In passato i sacerdoti la usavano durante gli esorcismi per scacciare il maligno. L’olio essenziale di mirra ha un’azione astringete e antisettica, facilita la digestione e guarisce ferite e piaghe.
Usatela per: rilassarvi, purificare gli ambienti, la protezione psichica, superare la tristezza, favorire la rinascita emotiva e spirituale.
Pietre da associare alla mirra: aragonite, calcite arancione, occhio di falco, diaspro pelle di leopardo.
Bibliografia:
Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell’anno, di Alfredo Cattabiani