Il 26 dicembre la Luna nuova si formerà nella nakshatra di Mula. Situata al centro della Via Lattea, accanto ad un grande buco nero, rappresenta la porta che conduce alla realizzazione spirituale e al distacco dalla materia.
Governata da Nirriti, la dea del caos e della privazione, Mula ci donerà il veleno fatale in grado di liberare le nostre vite dai limiti e dai condizionamenti del passato. Non a caso, “la stella della radice” è il pungiglione dello Scorpione.
Nirriti vive nel regno dei morti e apre la strada all’oscurità, alle nostre ombre.
Siamo nei giorni successivi al Solstizio d’Inverno quando la luce e il buio si combattono simbolicamente. Così accade anche nel microcosmo uomo.
Secondo l’astrologia vedica il solstizio segna il primo giorno di Uttarayana, i sei mesi favorevoli all’espansione della consapevolezza umana.
Ciascuno di noi ha la possibilità di osservare le proprie battaglie interiori, i pensieri irrisolti, le verità nascoste, le emozioni dolorose e di lasciarle andare. Cerchiamo di abbandonare le zavorre interiori e rinascere come il sole bambino in vista del nuovo anno. Ascoltate ogni segnale di stanchezza e malessere poiché nasconde un forte potenziale di guarigione.
Nel giorno di Santo Stefano si verificherà un’eclissi solare anulare (non visibile in Italia) che potenzierà i processi di trasformazione e rinnovamento alle radici del nostro essere. Fino al 31 dicembre tutte le pratiche a sostegno del primo chakra saranno utili a sostenere il benessere psicofisico.
La luna nuova del 26 dicembre sarà davvero lontana dall’aspetto materiale dell’esistenza: donate tutto il superfluo e purificate la casa dalle energie stagnanti. Evitate di firmare contratti, fare acquisti importanti e investire denaro. Nirriti è la dea della mancanza per cui è possibile che durante le feste si amplifichi il sentimento di nostalgia nel ricordare chi ci ha lasciati (fisicamente e non).
Con la speranza che ciascuno di voi possa spezzare le proprie catene, vi auguro buone feste.