Cinquefoglie (potentilla reptans)
Potentilla significa “potente”. Le sue cinque foglie rappresentano l’amore, i soldi, la salute, il potere e la saggezza. Indossarla garantirebbe l’ottenimento dei cinque doni.
Anticamente le persone appendevano la pontentilla sulla porta di casa per protezione.
Volete un riposo sereno e privo di incubi? Basta mettere una manciata di foglie di potentilla all’interno di un sacchettino bianco e appenderlo sopra il letto.
Se trovate un rametto di potentilla con sette punte mettetelo sotto il cuscino: sognerete il vostro futuro fidanzato.
Portare con sé un rametto di cinquefoglie stimola l’eloquenza e la capacità di persuadere gli altri, perciò serve ad assicurarsi la vittoria nei processi legali. Per rimuovere le maledizioni e le opere di magia nera preparate un infuso di foglie di potentilla e bagnatevi per nove volte la fronte e le mani.
Può essere aggiunta alla menta, ai fiori di melograno e alla lavanda per preparare un ottimo bagno purificatorio. Alcune leggende narrano che le streghe sfregassero la magica piantina sul proprio corpo per cadere in uno stato di trance.
Geranio rosso
Il nome botanico, Geranium, deriva dal greco geranion, che significa “becco di gru” perché i carpelli del seme terminano in un lungo rostro che somiglia al becco dei trampolieri.
In pochi sanno che questi magici fiori, oltre ad allontanare le zanzare, proteggono l’abitazione dalle persone moleste e impiccione.
I gerani erano i guardiani delle streghe: una leggenda narra che se un estraneo si avvicinava alla casa di una strega, i fiori cambiavano il loro orientamento, in modo da avvertirla e darle il tempo di nascondere erbe e calderoni.
I gerani di colore rosso donano energia e salute mentre quelli rosa rinforzano i legami sentimentali. In Messico i curanderos purificano l’aura delle persone con un mazzetto di erbe composto da gerani rossi, rametti di ruta e falso pepe (Schinus molle).
Le foglie dei gerani venivano strofinate sui pomelli delle porte e sulle finestre per impedire al male di entrare nelle case.
Malva
La dolce Malva può essere impiegata per produrre un unguento di protezione utile a liberarsi dai demoni e dagli effetti nefasti della magia nera. Basta mettere il fusto e le foglie in un grasso vegetale, filtrare e spalmarselo addosso.
I fiori si usano negli incanti d’amore per favorire il ritorno della persona desiderata. Nell’antichità le contadine francesi ne mettevano sempre una manciata nel corredo della sposa, perché si diceva aiutassero a conservare la bellezza con l’avanzare dell’età
La malva è una pianta eliotropica, poiché orienta i suoi fiori sul corso del sole. Forse per questo era considerata una vera panacea e veniva usata nei rituali di purificazione interiore per togliere le negatività autoindotte.
La malva rientra nella ricetta umbra per la preparazione dell’acqua di San Giovanni: migliora il carattere e allontana le persone dai vizi.
I Celti, durante la magica notte, raccoglievano un mazzetto di malva e lo sfregavano delicatamente su amici e parenti per trasferire su di loro l’essenza protettiva della pianta, che poi veniva bruciata in un falò per aumentarne la potenza.
Bagno per la purificazione interiore: portate l’acqua a ebollizione, spegnete il fuoco, aggiungete 30 grammi di fiori di iperico e 50 grammi di fiori di malva. Fate raffreddare, filtrate e aggiungete all’acqua del bagno con una manciata di sale grosso.
Girasole
Il girasole secondo i sacerdoti Incas avevano proprietà magiche ed erano il simbolo della sovranità. Da sempre associato all’allegria, alla gioia di vivere e alla ricchezza, coltivarlo in giardino garantirebbe fortuna e prosperità.
Associato al Sole, avrebbe il potere di allontanare le persone maligne e invidiose, così come gli spiriti inquieti. Tenere in casa un mazzo di girasoli favorisce la salute e l’armonia familiare.
I semi e i petali si usano per favorire le entrate di denaro. Provate a tenerne una manciata dentro il portafoglio. Si dice che dormire con un girasole sotto il letto permetta di conoscere la verità su qualunque argomento.
Se avete un desiderio particolare, esprimetelo mentre tagliate un girasole al tramonto. Secondo la leggenda, si realizzerà prima che tramonti il sole, il giorno seguente (tentar non nuoce).
Calendula
La calendula deve il suo nome alla parola latina calendae perché fiorisce all’inizio della primavera e alla fine dell’autunno per ogni mese. Il suo fiore arancione si apre col primo sole per poi richiudersi poco prima del tramonto. I semi, ricordano la forma della mezzaluna. Connessa alla Grande Madre, il mito narra che la calendula nacque dalle lacrime di Afrodite in seguito alla morte dell’amato Adone.
Sicché in magia si usa per attenuare la malinconia, le pene d’amore, la nostalgia e i dolori dell’anima. L’infuso di calendula allontana il ricordo degli amori perduti, dei fallimenti e dei sogni svaniti. Basta mettere un cucchiaino di fiori in 100 ml d’acqua bollente, lasciare in infusione 5 minuti, filtrare e bere una volta che si è raffreddato. Potete assumerne due tazze al giorno con un pizzico di miele e tre gocce di olio essenziale di rosa bianca. Esplica anche un’azione antibatterica, fungicida e antivirale. La tintura di calendula invece, cura piaghe, ferite e varie malattie della pelle.
Per dare conforto al cuore, raccogliete i suoi fiori a mezzogiorno e portateli con voi all’interno di un sacchettino di stoffa bianca.
La calendula, tenuta sotto il letto, protegge dagli incubi, promuove i sogni profetici e la realizzazione dei desideri. Se un ladro vi ha rubato qualcosa, vi rivelerà (in sogno) l’identità del malfattore.
Una corona di fiori di calendula appesa davanti alla porta di casa allontana le disgrazie. Aggiunti all’acqua del bagno, i petali di calendula ci rendono attraenti e magnetici agli occhi degli altri.
Si narra che osservare i fiori di calendula rafforzi la vista.
Per propiziare la ricchezza, bruciate una manciata di petali di calendula, una manciata di petali di girasole e qualche pezzo di cannella su un carboncino.
Tenere dei petali di calendula nel portafogli durante un processo vi aiuterà a trionfare sulle ingiustizie.