Simbologia planetaria: Venere
Quando osservo l’aquilegia ho l’impressione di trovarmi al cospetto di una creatura aliena, tanto è bizzarra. Il suo nome deriva dal latino “aquilegus” che significa “trattenere l’acqua”, elemento al quale è intimamente connessa.
Presso i Celti era considerata l’erba delle fate e si favoleggiava potesse condurre le persone in luoghi incantati, un vero e proprio “portale” di sogni e visioni.
I Vichinghi, vedevano nei suoi petali variopinti lo splendore di Freja, tanto da usare la piantina come afrodisiaco.
A Roma, i semi di aquilegia, erano finemente polverizzati al fine di creare profumi seducenti per attrarre l’amore.
La delicata bellezza dei suoi fiori, le consentì di entrare a pieno titolo fra le erbe venusiane, sebbene fosse considerata una pianta androgina.
Il suo legame con Venere Genitrice (l’aspetto della divinità legata al rifiorire primaverile della natura) si riflette nel nome “Colombina” dal latino Columbidae, famiglia di uccelli che includono colombe e piccioni, sacri alla Dea.
Secondo il pensiero magico le foglie di aquilegia si indossano per allontanare l’invidia ed essere più audaci nella vita.
Nel Medioevo era considerata un ottimo amuleto per proteggersi dalla magia nera, oltre a rappresentare i sette doni dello Spirito Santo.
Nei Tarocchi è associata all’arcano maggiore “Il Matto” perché la sua corolla ricorda il cappello di un giullare di corte.
Si narra sia il fiore dei ricercatori spirituali: aiuta scoprire la propria identità, a vincere l’indecisione e a comprendere il proprio scopo divino. Dal momento che sopravvive in condizioni avverse simboleggia la perseveranza.
Curiosità
-I nativi americani usavano l’infuso di aquilegia per curare numerose malattie.
-Si narra che l’aquilegia sia stata creata da uno stregone nei pressi del lago di Como.
-Era ampiamente usata nelle magie d’amore (legamenti e allontanamenti).
-Nel significato dei fiori evoca la solitudine e la follia.
-Strofinare le mani sui fiori di aquilegia infonde coraggio (i nettarini somigliano agli artigli delle aquile).