Simbologia planetaria: Marte – Sole
Gli antichi Romani raccoglievano dei ramoscelli di agrifoglio (Ilex aquifolium) durante i Saturnali, nei giorni che precedevano il solstizio invernale, perché li consideravano dei talismani. Come dar loro torto! Quando tutte le altre piante hanno già perso la loro attrattiva, spogliandosi a causa del freddo, l’agrifoglio spicca nei paesaggi invernali con i suoi colori. Il verde richiama l’energia vitale, l’abbondanza e il rosso simboleggia il sangue (la vita stessa). La forma spinosa delle foglie evoca un senso di protezione. Per questi motivi, soprattutto in Inghilterra, Francia, Svizzera e Germania i contadini usavano appendere qualche ramo di agrifoglio nelle case e nelle stalle per allontanare i sortilegi. Certo, tradizione imponeva di rimuoverli la “dodicesima notte” ovvero quella dell’Epifania. E’ scientificamente dimostrato che l’agrifoglio ha la proprietà di respingere i fulmini, dunque la sua funzione protettiva sembra confermata oltre la semplice superstizione popolare. Presso i Celti, l’agrifoglio rappresentava il sovrano dei mesi invernali, così come la quercia era il re che governava la metà più rigogliosa dell’anno. Nel solstizio d’inverno Re Agrifoglio cede simbolicamente il suo scettro alla Quercia, infatti dal 21 dicembre le giornate iniziano nuovamente ad allungarsi. L’agrifoglio sembra essere strettamente collegato al pettirosso, che nelle leggende inglesi è associato all’oltretomba: il suo compito era quello di interrare i corpi dei cadaveri rimasti senza sepoltura, in particolare quelli dei bambini. E il legame fra i bambini e i morti era stretto nelle culture arcaiche. Gli infanti erano considerati più vicini a Dio in quanto provenienti dal medesimo mondo ignoto dove la pre-vita e lo spirito immortale si congiungono e dunque apparivano come un canale privilegiato di comunicazione fra i due mondi.
L’agrifoglio essendo lo spirito dell’inverno, stagione in cui prevale l’energia Yin, era invocato dai druidi come guida per interpretare i sogni. Nella cristianità l’agrifoglio rappresenta la Madonna e la corona di spine di Cristo. Nel Medioevo paradossalmente divenne la pianta del diavolo. Il simbolismo positivo sembra avere la meglio, come emerge da un canto medievale inglese: inveire contro questa pianta sacra avrebbe portato una grande sfortuna.
L’agrifoglio regna sull’ottavo mese dell’anno e l’otto, numero della crescita ben si addice al mese del raccolto dell’orzo, che va dall’8 luglio al 4 agosto.
“Her commys holly, thet is so gent, To please all men is his intent. Alleluia. But lord and lady off this all, Who so ever ageynst holly do crye, In a lepe shall he hang full hie. Alleluia. Who so ever ageynst holly do syng, He may wepw and handy wryng. Alleluia.”
Usatelo per: allontanare la negatività e propiziare la fortuna (rami), preparare un incenso di protezione (corteccia).
Pietre da associare all’agrifoglio: granato, eliotropio, occhio di gatto.
Bibliografia:
Florario di Alfredo Cattabiani