Capricorno

Opposto al Cancro segno dell’incarnazione, il Capricorno simboleggia il distacco dalla materia, il silenzio e la concentrazione dell’inverno. Rappresenta la fase del seme che sepolto nel terreno si avvia alla sua nascita. Il tipo del Capricorno esprime quest’universo freddo rigettando ogni forma di esteriorità. Qui predominano le virtù fredde: autocontrollo, pazienza, lentezza, introspezione. La volontà risulta allenata a contenere l’istinto  mentre la perseveranza e la disciplina interiore gli permettono di salire verso posizioni eminenti e di gestire il potere in qualunque situazione. La tendenza all’introversione lo spinge alla riflessione, talvolta al pessimismo e alla solitudine. Scava fino a risolvere i problemi più ardui proprio come una capra che passo dopo passo arriva alla cima del monte. Al pari della figura che lo rappresenta è diviso fra gli abissi e la spiritualità più elevata. Il geroglifico del Capricorno mostra il ripiegarsi della coscienza umana su se stessa per raggiungere il mondo interiore.

Nella mitologia
Il Capricorno è  metà capra e metà pesce. Pan salvò Zeus da Tifone e per ringraziarlo lo raffigurò nel cielo. Il mito allude a Zeus/Sole che giunto al solstizio d’inverno lotta contro le tenebre e viene soccorso da Pan simbolo dell’inversione della rotta solare. Non è un caso che i cristiani festeggino il 25 dicembre la nascita di Cristo, proprio quando il Sole rinasce. In Mesopotamia la figura del Capricorno era associata al dio Ea il creatore di tutto ciò che esisteva nel mondo sublunare.

Le pietre preziose e le essenze del Capricorno
Le gemme del Capricorno sono l’opale nera, l’onice e l’ossidiana. In genere ai nativi si addicono tutte le pietre scure. L’opale nera aiuta a combattere la melanconia, la paura e i sensi di colpa (bisogna metterla all’altezza del fegato). Svolge anche un’azione disintossicante e stimola le ghiandole germinali. E’ ottima  per la meditazione.
La pietra di Saturno per antonomasia è l’onice che dona saggezza ed equilibrio nei rapporti. Gli oratori e i cantanti dovrebbero portarla la collo poiché protegge le corde vocali dalle infiammazioni. E’ utile anche alle donne incinte e che allattano, basta incidere un Chnubis a tre teste e porla in corrispondenza delle vertebre sacre e del coccige.
L’ossidiana è nota per la sua facoltà di cacciare i demoni e in America del Nord prende il nome di “lacrime di Apache“. Questa pietra dona visioni profetiche sul futuro mentre a livello psichico protegge i cuori sensibili dalle influenze negative. A livello fisico aiuta l’intestino e allevia le infiammazioni nel basso addome; riduce i blocchi energetici e le tensioni. Aiuta la cicatrizzazione delle ferite e blocca le perdite di sangue. E’ indicata per chi ha mani e piedi sempre freddi.
Ai nativi del Capricorno si consiglia anche il Calcedonio nei toni del grigio-bianco o del marrone scuro: il primo promuove lo spirito di ricerca e la liberazione dai meccanismi psicologici automatici. Il secondo serve ad uscire da uno stato passivo-negativo favorendo la creatività.
L’essenza astrale del Capricorno è il caprifoglio; per la prima decade il narciso, per la seconda il giacinto doppio e per la terza il mentastro.

Caratteristiche del segno zodiacale del Capricorno
Il Capricorno è un segno di terra, cardinale e femminile. Di natura pessimista e diffidente conta solo sulle proprie forze e non lascia alcuno spazio al caso, né si affida alla fortuna o all’aiuto altrui; ha obiettivi precisi e pianifica la sua azione per raggiungerli. Fondamentalmente materialista da grande importanza agli aspetti più concreti della vita. Dosa energie e risorse ed è un oculato risparmiatore. Non bisogna dimenticare il suo lato ascetico che può condurre a vie spirituali o filosofiche. Limitatamente socievole, reprime le emozioni e nasconde i sentimenti guadagnandosi la reputazione di freddo, burbero e malinconico. Spesso eccede in giudizi rigidi e moralistici che  non lasciano spazio alla compassione. Sentimenti d’affetto e stima sono difficili da guadagnare ma durevoli nel tempo. E’ dedito e fedele alle persone che ama. Sovente la giovinezza non è un periodo facile per il Capricorno che si nega il piacere della spensieratezza. In età matura può avere maggiori soddisfazioni e godere della saggezza acquisita. C’è una certa lentezza nella realizzazione che costa fatica e impegno, ma una volta raggiunta, il successo è assicurato. Ottenuta una buona posizione il pessimismo si attenua. La riservatezza caratteriale può sconfinare in freddezza e indifferenza verso i propri simili, la diffidenza in egoismo; la sobrietà in avarizia. L’ambizione può diventare abilità di manipolare il prossimo, avidità di possesso materiale e sterile calcolo a proprio esclusivo vantaggio. Il Capricorno degenerato tende ad usare le persone ad essere bigotto e a dare  giudizi taglienti, ruvidi quanto la lingua di una capra. Il pericolo maggiore per questo segno è la ristrettezza mentale e l’eccessivo spirito di sacrificio che potrebbero trasformarlo in una vittima sacrificale eccellente. Il Capricorno evoluto si sacrifica e lavora per raggiungere scopi elevati e duraturi, coltiva il proprio lato spirituale senza dimenticarsi del prossimo. Anatomicamente è associato alle ginocchia; governa lo scheletro umano, la dentatura e la pelle. I disturbi più frequenti sono di carattere reumatico, artritico o della pelle.

Saturno e Urano: domicilio diurno
Luna: esilio
Marte: esaltazione
Venere: caduta

Dal punto di vista astronomico
Il Capricorno non è molto luminoso. Sulla testa dell’animale brillano “Geidi” e “Dabih” ossia “la fortuna dei sacrificanti”. Quando la Luna si trovava in questa costellazione le famiglie musulmane celebravano una festa per propiziare la guarigione dalle malattie e la liberazione degli schiavi. La stella della coda si chiama Nashira che significa “portatrice di notizie fortunate”.

Bibliografia