La stagione del sagittario è l’autunno avanzato (22 novembre-20 dicembre) che guarda ormai verso l’inverno. Sottoterra il seme inizia a germinare e nella natura si accende la speranza della vita futura. Il fuoco del segno è una luce che illumina il cammino verso un futuro migliore, la fiamma della fede per quello che verrà, una fonte di calore e simpatia umana. Il Sagittario è un segno di fiducia e benevolenza, di espansione e sicurezza: scocca le sue frecce sempre più in alto verso obiettivi addirittura sconosciuti. Dal punto di vista astrologico la levata eliaca della costellazione cade da metà dicembre a metà gennaio sicché il solstizio reale si trova proprio al suo interno. Il suo geroglifico, una freccia rivolta verso l’alto, evoca la verticalità, la vittoria sulla pesantezza e la liberazione dalle condizioni terrene, la trasformazione spirituale. Questo segno parla di unificazione, coesione e sintesi, in sintonia con Giove il pianeta di cui è domicilio. Nell’uomo astrologico gli spettano il sistema arterioso e l’osso sacro, le cosce, i glutei, il bacino e il femore.
Nella mitologia
Il sagittario è raffigurato come un arciere con il corpo di un cavallo e il torso umano mentre tende l’arco verso lo scorpione. Secondo l’interpretazione più diffusa lo si dovrebbe identificare con Croto figlio di Pan ed Eufemia. Zeus volendo ricordare tutte le sue abilità in una sola immagine gli attribuì gambe di cavallo, coda di satiro, l’arco e una feccia per ricordare la bravura nella caccia. Possiamo trovare una figura simile anche nel pantheon assiro: il dio Assur. Il primo cerchio attorno al corpo simboleggiava il carattere solare mentre la ali d’aquila ne evocavano la regalità. Il cerchio nella mano simboleggiava il viaggio del Sole nello zodiaco ma fu poi trasformato nella Corona Australe.
Pietre preziose e le essenze del Sagittario
Ai nativi si addicono le pietre blu come lo zaffiro, la turchese e il lapislazzuli. Lo zaffiro fu dedicato proprio a Giove: i re erano soliti indossarlo come amuleto. Protegge l’uomo da ogni livore e lo rende caro agli dei, conserva il corpo sano e di bell’aspetto, cura le ferite e la depressione favorendo la calma e rafforzando la volontà. Si consiglia di porlo sull’addome o sulla fronte. Per i buddhisti è la “pietra della preghiera” e contribuisce al raggiungimento della pace interiore. Intagliato a forma di scarabeo favorirebbe la divinazione.
La turchese funziona contro gli incantesimi e le opere di magia nera e protegge dalle malelingue. In Oriente è considerata la pietra portafortuna per eccellenza e non manca mai nelle case. La sua porosità difende dalle onde nocive, attenua reumi, gotta, disturbi dello stomaco e infezioni virali. Infonde energia nei momenti di stanchezza; e se l’individuo è troppo sensibile lo ripara dalle influenze esterne. Si colloca sul plesso solare.
Il lapislazzuli portato al collo protegge la gola; poggiato sulla fronte stimola la crescita spirituale e l’equilibrio emotivo. Anticamente si credeva che tenesse lontani gli spiriti maligni notturni e le paure. Aiuta anche a vincere la timidezza e aumenta l’intensità degli affetti. I Cristiani hanno dedicato il lapislazzuli alla Madonna perché nel passato si dipingevano i cieli e gli abiti della Vergine con il colore blu oltremare ottenuto con la gemma polverizzata. L’essenza del Sagittario è la violetta; per la prima decade l’amaranto, per la seconda la fresia, per la terza il calicanto.
Caratteristiche del segno del Sagittario
Il Sagittario è un segno di fuoco, mobile e maschile. Di natura semplice, generosa, molto diretto nei modi e nei sentimenti ama la schiettezza e le situazioni ben determinate; il suo impulsivo slancio vitale è sorretto da esuberanza, soddisfazione di sé e da un ottimismo a volte esagerato. Poco riflessivo e non molto astuto si getta con entusiasmo nelle imprese più ardite e resta deluso di fronte alle difficoltà che aveva tralasciato nei suoi calcoli frettolosi. Non è costante e ha bisogno di stimoli per la volontà che è soggetta ad alti e bassi. Attratto dai cambiamenti, dall’incontro con ciò che è sconosciuto è il segno collegato all’estero, alla libertà, alle culture lontane, alla filosofia, alla religione e agli studi superiori. Di temperamento irruento, spericolato e intraprendente tiene molto in considerazione il suo benessere e quello delle persone che ama. Il suo rimo vitale è frenetico e detesta la monotonia, la sua personalità è allegra, presuntuosa e accentratrice, con la tendenza a dar consigli e ad assumere il ruolo di guida. Intellettualmente il Sagittario è irrequieto e mosso da idee sempre nuove che tende a realizzare con progetti spesso fumosi. La sensibilità e le intuizioni sono notevoli ma talvolta si dimostra superficiale e impaziente, trascurando di approfondire le cose. Governato da Giove ama moltissimo gli animali di cui si circonda. I difetti principali del Sagittario sono l’egoismo, la sicurezza di sé che può sconfinare in arroganza e l’irrequietezza che può causare un incedere capriccioso del destino, comunque segnato da un buon successo personale. L’incostanza nell’assumersi responsabilità nei suoi slanci propositivi può stressare le persone che ha accanto. L’impulsività animalesca e i cambiamenti d’umore del Sagittario possono portarlo a vivere numerosi guai. L’eccessiva smania di acquisti e l’amore per il lusso vanno controllate. Il lato oscuro di Giove può trasformare i nativi in dittatori senza scrupoli, disposti a calpestare chiunque per i propri interessi. Se il nativo riuscirà a dominare la sua parte “bestiale” tralasciando impulsività ed egoismo a favore della tolleranza, potrà certo arrivare in alto, come la freccia del suo glifo. Data la sua smania di libertà non è un segno portato al matrimonio in cui si sente “ingabbiato”.
Mercurio: esilio
Giove: domicilio diurno
Nettuno: domicilio diurno
Plutone: caduta
Dal punto di vista astronomico
La costellazione è facilmente riconoscibile grazie ad un asterismo noto come la Teiera: le stelle Kaus Media (δ Sagittarii), Kaus Australis (ε Sagittarii), Ascella (ζ Sagittarii) e φ Sagittarii formano il corpo della teiera, Kaus Borealis (λ Sagittarii) è il coperchio, Alnasl (γ Sagittarii) è il beccuccio e Nunki (σ Sagittarii) e τ Sagittarii segnano il manico. Il Sagittario è immerso nelle nubi stellari che si addensano in prossimità della Via Lattea perciò è la costellazione più ricca di oggetti da osservare. M22 per esempio, è un ammasso globulare meraviglioso. Nelle notti estive osservando la Via Lattea è facile distinguere le sue stelle principali. Fra le Nebulose più appariscenti ricordiamo la Nebulosa Laguna (M8) ricca di stelle in formazione e Trifida (M20) distanti 5000 anni luce.
Bibliografia:
Planetario di Alfredo C.
Astrologie code : Planètes, zodiaque et thème astral di Chiara Bertrand