Leone

1258368740_05_leuIl leone è un segno di fuoco. Nell’astropsicologia è chiamato “il Figlio” perché simboleggia l’individuo ormai perfettamente formato, immagine del principio da cui è emanato. Questo segno rappresenta l’affermazione dell’individualità, della volontà, della coscienza. Lo slancio dell’io leonino si esprime in un’espansione vitale che talvolta può sconfinare nella violenza, in una ipertrofia di orgoglio, della volontà, dell’autostima. E’ esposto a brevi successi, fallimenti clamorosi e persino a morte violenta. Ma accanto a questo tipo leonino la cui dominante è marziale ve n’è un altro idealista e generoso di stampo solare.

Nella mitologia
Nell’elaborazione teologica egizia il leone divenne il simbolo della discesa del Nume triforme in Horo, il Sole divino che nutriva il cosmo e faceva crescere le benefiche acque del Nilo. Gli antichi arabi vedevano nei cieli un gigantesco leone al quale diedero il nome di Asad. Per quanto riguarda l’astromitologia greco-romana fu Giove-Zeus a collocare la costellazione nel cielo.

Pietre ed essenze del leone
Le gemme adatte al leone sono quelle gialle primo fra tutte il topazio giallo dorato. Fra gli antichi egizi simboleggiava Ra, il dio Sole. Plinio scrisse: “Prendi dunque la pietra citata, incidi su di essa l’immagine di Poseidone ritto su un carro trainato da cavalli e che tiene nella sinistra le redini, nella destra le spighe e sia posta accanto a lui anche Anfitrite. Il topazio così consacrato e portato, procura a chi lo possiede amore ed è datore di numerosi beni. Preserva dai pericoli del mare e dai guai nei commerci. Esso giova ai malati agli occhi e guarisce ogni oftalmia”.
Nel Medioevo si raccomandava di metterla sotto il cuscino per eliminare la tensione nervosa e rinvigorire il corpo. Grazie alla sua energia solare previene i raffreddori e protegge dalle malattie della pelle. Posto sul plesso solare scioglie le tensioni emotive.
Anche l’ambra è adatta ai nativi: collocata all’altezza della gola attenua la depressione. Nel mondo islamico è  considerata un amuleto contro la cattiva sorte. L’essenza del Leone è l’incenso; per la prima decade l’angelica, per la seconda il balsamo della Mecca, la terza il ciclamino.

Caratteristiche del segno del leone
Il leone (segno di fuoco, fisso, maschile) è decisamente egocentrico: ambizioso, audace, orgoglioso di sé, ha un senso di autoaffermazione così radicato che il comando risulta essere la sua vocazione più logica. L’ottimismo e la fiducia nelle sue capacità lo rendono coraggioso nell’affrontare imprese e rischi. Esclude la sconfitta a priori e conquista successi brillanti grazie al suo entusiasmo che lo stimola a dare il meglio di sé. E’ insofferente alle contrarietà e non sa adattarsi a circostanze che considera inadeguate o limitative: come il Sole, vorrebbe che il mondo girasse attorno al suo volere. Il Leone generalmente non è fatto per le piccole cose, non conosce la modestia, punta a grandi risultati e la sua arma vincente è la convinzione di riuscire in partenza. Ma a volte questa sicurezza lo porta a sottovalutare nemici e avversari. E’ generoso e fiducioso nei confronti del prossimo, verso il quale si comporta lealmente, aspettandosi altrettanto in cambio; si lascia ingannare facilmente e resta deluso di fronte ai colpi bassi. Dotato di grande forza il nativo ispira ammirazione e sa influenzare chi gli sta attorno. Certo, pretende fiducia e sottomissione incondizionata. I suoi sentimenti sono sinceri e duraturi, esenti da meschinerie e accompagnati da una potente sensualità; gli affetti hanno un’influenza centrale nella sua esistenza. Il Leone ha una forte attrazione per i piaceri, per ciò che è lussuoso e brillante. Nel leone degenerato l’orgoglio sconfina nella suscettibilità, la sicurezza in arroganza e presunzione, la fierezza in collera e insensibilità, le doti di comando in autoritarismo dispotico. Il bisogno di apparire può renderlo troppo vanitoso, l’ambizione trasformarsi in volontà di predominio. In generale punta a un tenore di vita elevato e a ricoprire posizioni importanti. Anatomicamente governa il cuore, l’aorta, la vena cava superiore e inferiore, la circolazione sanguigna, la milza, i polsi, il dorso e la spina dorsale. E’ capace di grandi sforzi, ha una costituzione robusta, recupera facilmente la saluta ma è soggetto a  stati febbrili e infiammatori.

Sole: domicilio
Saturno e Urano: esilio
Nettuno: caduta

Dal punto di vista astronomico
La stella più luminosa del leone è Regolo (piccolo re). Le stelle della criniera sono: Algieba che significa “fronte”, Aldhafera o “ricciolo della criniera”; la terza e la quarta sono Ras Elased Borealis e Australis. Tutte queste stelle compongono “la Falce“, popolare fra gli agricoltori quando il sole solstiziale cadeva nel segno del Leone indicando il periodo del taglio del grano. Poi troviamo Denebola o “coda del leone”; Zosma “cintura o fascia”; Alterf  “occhiata” poiché è situata nell’occhio della belva. Verso il 17 novembre si possono osservare le meteore Leonidi.

Bibliografia
Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell’anno di Alfredo C.
Corso completo di Astrologia di Chiara Bertrand
La Filosofia ermetica

 

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