Il Gallo richiama il simbolismo solare. Fu consacrato al dio Elio e in epoca ellenistica ad Apollo. Era sacro anche a Latona perché le era accanto mentre stava partorendo Artemide ed Apollo; e siccome aveva assistito alla nascita della Signora della Luna diventò attributo di tutte le dee lunari. Pitagora scrisse: “Nutrite il Gallo e non immolatelo perché è consacrato al Sole e alla Luna“.
Anche nella tradizione europea nordica il gallo allude alla vittoria della luce sulle influenze nefaste della notte: Gullikambi canta nelle dimore degli Asi e ha il compito di risvegliare i morti di Odino affinché combattano nell’ultimo giorno, contro le forze del male.
L’attenzione con cui il gallo vigila sul pollaio e aspetta l’aurora per cantare ispirò il simbolo della vigilanza. A causa della sua funzione di guardiano, nell’antichità, veniva spesso sacrificato e sepolto sotto le fondamenta degli edifici per tenere lontane le disgrazie e il male.
In Giappone e Cina proteggeva i defunti dagli spiriti maligni. Ma il gallo fu consacrato anche a un gran numero di dei bellicosi: Skanda nei Veda, Kartikeya nei Purana, Nergal e Ares. La sua combattività nel difendere il pollaio infatti è pari a quella di un guerriero.
Artemidoro sosteneva che i galli nei sogni preannunciassero rivalità e contese. Secondo una leggenda nel petto del gallo si troverebbe il “lapillus alectorianus” un prezioso talismano capace di infondere spirito di decisione, audacia e vigore. Il gallo rappresentava anche la potenza virile e procreatrice. Consacrato ad Asclepio divenne simbolo della medicina.
Gli astrologi sostenevano che al sorgere del giorno il gallo ricevesse un influsso positivo dal pianeta Mercurio. Nella cristianità è il messaggero della luce che dissipa le tenebre e rappresenta il Cristo. Inoltre il suo canto è paragonato alla voce di Dio nel giorno del giudizio e la sua generosità a quella del Salvatore nei confronti dell’uomo (il gallo se scopre del becchime chiama la sua famiglia per condividere il pasto). Anticamente si usava porre un gallo di metallo come banderuola sul punto più alto delle chiese o in cima ai campanili a rappresentare il Cristo che veglia sul popolo di Dio e si oppone alle tempeste che possono giungere da ogni lato: la banderuola infatti si orienta sempre controvento. Gli gnostici immaginarono una figura galliforme per rappresentare IAO, l’Eterno.
Come animale totem la medicina che offre è la combattività.
Il simbolismo negativo del gallo
La sua potenza virile del gallo ha spinto alcuni simbolisti a farne l’emblema della lascivia. Rappresenta anche la collera visto che i giovani galli si azzuffano facilmente fra loro. Infine il Basilisco fu descritto come un gallo con la coda di serpe capace di bruciare le erbe, fulminare uomini e animali.
Messaggi positivi del gallo
-coraggio
-vigilanza
-forza
-vittoria
-messaggi dall’Aldilà
-protezione
-abbondanza
-risveglio spirituale
Messaggi negativi
-collera
-lussuria
-dominio sugli altri
Bibliografia: