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Palma: significato e simbolo nella cultura egizia e cristiana

Simbologia planetaria: Sole
La palma evoca bellezza e armonia, ed è simbolo di fecondità. Gli Egizi la associarono alla dea Hator, la Grande Mucca celeste che creò il mondo e il sole, patrona dell’amore, della musica e della danza. Hator fu spesso rappresentata nell’atto di versare l’Acqua di Vita al defunto da sopra una palma.
Nel Libro dei Morti si legge: “Siederò in un luogo puro fra le foglie della palma da datteri della dea Hator”. In greco la palma era detta phoinix, come il leggendario uccello che viveva 1461 anni per poi morire e rinascere dalle sue ceneri. Quel lasso di tempo corrispondeva al Grande Anno egizio, al termine del quale il cosmo si rigenerava. Il Sole segnava l’inizio e la fine del ciclo.
Le foglie di palma sono simili a tanti raggi solari, per questo evoca i simboli della vittoria, della gloria e dell’immortalità. 31b Fin dall’antichità le palme ispirarono le colonne dei templi che in Egitto erano veri e propri palmizi di pietra, alberi che collegavano simbolicamente il cielo alla terra.
Nel Cristianesimo la palma fu associata all’Albero della Vita e al Cristo. Celebre è l’episodio tratto dal Vangelo di Giovanni, in cui Gesù entra nella città di Gerusalemme e la gente lo accoglie gettando ai suoi piedi rami di palma.
In Sicilia le fronde di quest’albero si usavano per propiziare la pioggia e cacciare le streghe che apparivano a mezzogiorno: bisognava tagliare con forbici di acciaio tre foglie di palma e poi recitare il seguente scongiuro: “Chista parma sientu tagghiari, E la tagghiu ‘n campu e ‘n via, Cu voli mali a la casa mia”.
Una cerimonia magica usata per propiziare la fecondità dei campi, cominciava con la benedizione delle palme nell’omonima Domenica. Poi la sera del Sabato Santo i contadini accendevano un bastone al nuovo fuoco del cero pasquale e tornavano a casa ponendolo nel camino con le palme benedette. La cenere delle palme e del bastone veniva mescolata, all’epoca della seminagione, alle sementi.
La palma da dattero produce frutti in abbondanza perciò negli incanti, la corteccia e i frutti, si usano per favorire l’abbondanza, la fortuna e la fertilità.
Mangiare datteri e miele col proprio amato renderà salda l’unione. Tenere una foglia di palma all’ingresso allontana le energie negative dalla propria abitazione. I datteri evocano la risurrezione dell’anima perciò possono essere usati come offerta nei rituali di Samhain. Nei sogni le palme simboleggiano la capacità di elevarsi al di sopra dei conflitti e delle preoccupazioni.

Usatela per: propiziare la fortuna e l’abbondanza, stimolare la fertilità, proteggere la casa, rendere salda l’amicizia (o l’amore), riaccendere la passione,  ritrovare il buonumore e la forza nelle avversità.

Pietre da associare alla palma: pietra del sole, pirite, malachite, avventurina, occhio di tigre, riolite, chiastolite.

Bibliografia:
Florario di Alfredo Cattabiani

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