Simbologia planetaria: Venere
Uno dei motivi per cui attendo settembre con impazienza è per godermi il profumo del ciclamino selvatico. Quando li osservo mi sembrano intimamente legati all’acqua, all’ombra, alla decomposizione fertile del sottobosco per cui mi parlano di energia yin.
Secondo la tradizione, il ciclamino è un potente amuleto. Plinio il Vecchio consigliava di piantarlo in tutti i giardini perché: “dov’è stato piantato non possono più recare danno i filtri malefici“. La sua radice era considerata abortiva e le donne incinte non dovevano calpestarla. Il ciclamino infatti era sacro ad Ecate, la dea dell’oltretomba.
Teofrasto riteneva che il ciclamino fosse un portentoso afrodisiaco. La forma del fiore non a caso, ricorda quella dell’utero femminile. Il suo peduncolo si attorciglia a spirale portando la capsula vicino al terreno: agli antichi greci ricordava l’universo nel suo eterno ciclo di rinnovamento (il nome ciclamino deriva da kyklos, cerchio).
I boccioli tenuti accanto al cuore allontanerebbero le pene d’amore. Tenere una piantina di ciclamino in camera da letto protegge le persone dagli incanti fatti a loro danno. L’essenza del ciclamino serve ad incrementare il coraggio e rende le donne più affascinanti. Per attrarre ciò che desiderate, tracciate un circolo profumato in mezzo alla fronte pensando intensamente all’oggetto delle vostre “mire”. Dal momento che il bulbo contiene una quantità minima di veleno, il ciclamino nel linguaggio dei fiori simboleggia la diffidenza.
Curiosità: in passato i ciclamnini si usavano negli incanti d’amore.
Usatelo per: proteggervi dagli attacchi psichici, propiziare la fertilità e il concepimento, stimolare la passione, allontanare i dolori del cuore, accrescere il proprio fascino.
Pietre da associare al ciclamino: prehnite, malachite, giada, rubino, smeraldo, corniola, tormalina rosa-verde, quarzo rosa, avventurina.
Bibliografia:
Florario. Miti, leggende e simboli di fiori e piante di Alfredo Cattabiani