I muscari sono delle bulbose che producono fiori simili a piccoli grappoli d’uva. Spuntano in primavera e hanno un’essenza delicata, simile al muschio. Infatti Muscari deriva dalla parola greca moschos (muschio).
I “giacinti a grappolo” simboleggiano la saggezza, la pace interiore, la rinascita e la speranza di rivedere chi ci ha lasciato. Sacri al piccolo popolo, non andrebbero mai raccolti né portati dentro casa.
Al contrario, piantarli in giardino, protegge le amicizie e la buona sorte.
I piccoli muscari impedirebbero ai malefici di colpire chi li coltiva con amore. Si narra che osservarli aiuti a superare la tristezza, le delusioni d’amore e a esprimere la propria unicità. Solo le persone creative, affascinanti e dotate di una grande forza interiore sono attratte da questi fiori color indaco.
In Friuli Venezia Giulia le inflorescenze venivano impiegate per dipingere il guscio delle uova sode in occasione delle festività pasquali.
Anticamente, la domenica delle palme, si usava preparare un “giardino di fiori” in onore di Cristo: le donne prendevano una bacinella d’acqua e la decoravano con una gran quantità di fiori primaverili, fra i quali spiccavano i muscari.
In Inghilterra, le persone erano solite collocarli sulle tombe dei propri cari per facilitare il loro viaggio nell’Aldilà.
Curiosità: i bulbi della Leopoldia comosa (L.) o Muscari comosum c.d. lampascioni sono commestibili.