Secondo la leggenda c’era un gigante di nome Sorapis che era rimasto vedovo con una figlia da crescere, Misurina. Era la sua unica gioia nonostante fosse d’indole capricciosa. Combinava guai a non finire, faceva dispetti a tutti gli invitati a corte. Ma il padre la giustificava sempre…
Un giorno, Misurina venne a sapere che la fata del monte Cristallo possedeva uno specchio magico chiamato “Tuttosò”, col potere di leggere il pensiero delle persone. Ovviamente lo voleva a tutti i costi, e spedì il vecchio padre dalla fata, che gli fece una proposta: avrebbe ceduto lo specchio solo se Sorapis avesse accettato di diventare una montagna. Dovete sapere che la fatina, possedeva un giardino, ma il troppo sole faceva appassire i suoi splendidi fiori. L’ombra di Sorapis li avrebbe finalmente protetti. Per il padre, l’unica cosa da sperare era che Misurina, di fronte a tale richiesta, rinunciasse al suo desiderio. Invece Misurina esclamò: “Ooohh, che bello! Sarebbe proprio bello che tu diventassi una montagna! Pensa un po’ a quante capriole potrei fare lungo i tuoi pendii, potrei ricercare funghi e mirtilli, risposarmi all’ombra dei tuoi alberi . . . ! ”. Ma, mentre pronunciava queste parole, non si accorse che suo padre diventava sempre più grande. Si gonfiava, la sua pelle cambiava colore, i suoi capelli diventavano alberi, le rughe del suo volto burroni e crepacci… Ad un tratto la bambina, distogliendo lo sguardo dallo specchio, guardò all’ingiù e precipitò. Sorapis, ormai montagna, ma con gli occhi ancora aperti, vide tutto e pianse. Le sue lacrime formarono l’attuale lago di Misurina, sovrastato dal monte Soràpis. E dello specchio cosa accadde? Si ruppe, creando i meravigliosi riflessi colorati delle acque di questo piccolo laghetto alpino, riflessi di tutti i colori, proprio come i pensieri delle persone. Ancora oggi, nelle notti di luna piena e solo in alcuni orari, il viso del re Soràpis si mostra imponente mentre si specchia nelle calme acque del lago. Il nome Misurina deriva da “meso ai rin”, “in mezzo ai ruscelli”, poiché in passato si credeva che il Piave e l’Adige nascessero proprio dal lago di Misurina. Un’altra leggenda narra che dalle lacrime del re (o dai frammenti del magico specchio), nacque anche un altro splendido laghetto, quello di Sorapis. Il termine “pisc” (urinare) è molto diffuso nella toponomastica dell’area ladina per indicare cascate e cascatelle. Il massiccio che si eleva sopra il lago invece si chiama “Il Dito di Dio”. E’ facile immaginare come siano sorte tante leggende, in luoghi così ricchi d’incanto e bellezza.