Le conchiglie sono solidali sia con le cosmologie acquatiche che con il simbolismo sessuale (in Spagna concha significa sia conchiglia che vulva). La credenza nelle virtù magiche delle ostriche e delle conchiglie si ritrova nel mondo intero, dalla preistoria ai giorni nostri. Il dio messicano della tempesta aveva al collo una catena d’oro a cui erano appese delle conchiglie. In Cina, partecipano alla sacralità della luna e sono il prolungamento delle potenze acquatiche. A causa della loro somiglianza alla vulva sono un potente simbolo di fecondità: a mo’ di amuleto o ornamento impregnano la donna di un’energia propizia alla fecondità, proteggendola al tempo stesso dalla sfortuna. Emblema dell’amore e del matrimonio, numerose conchiglie decorano la statua di Kamadeva, il dio del piacere sessuale. In India si annuncia una cerimonia nuziale soffiando dentro una grande conchiglia. La Turbinella pyrum è uno dei simboli di Visnu e una preghiera illustra le sue valenze religiose: “ Alla bocca di questa conchiglia c’è il dio della Luna, ai suoi fianchi dimora Varuna, sulla schiena Prajapati, sulla sua sommità il Gange, il Sarasvati e tutti gli altri fiumi sacri dei tre mondi. Tu sia benedetta da tutti gli dei, o tu nata dal mare che Visnu tiene nella sua mano”. In questo contesto si spiega la presenza delle conchiglie nelle cerimonie iniziatiche, che comportano una morte e resurrezione simboliche: con la stessa facilità con cui permettono la nascita carnale, assicurano la rinascita spirituale.
Nelle cerimonie iniziatiche degli Ojbwa, le persone vengono toccate con alcune conchiglie conservate in un borsello di lontra. Esistono rituali simili in Indonesia e in Oceania. Nel Togo, gli occhi degli idoli sono fatti di conchiglie, davanti ai quali si offrono ulteriori gusci di molluschi. In quanto simbolo della vita cosmica, la conchiglia ha il potere di scoprire qualunque infrazione alla norma, qualunque crimine contrario ai ritmi e all’ordine della società.
Ha la funzione di proteggere dalla magia, dalla jettatura o dal malocchio. Le collane di conchiglie, i braccialetti, gli amuleti, difendono le donne, i bambini e il bestiame da qualunque male.
Nella tradizione cinese la giada e le conchiglie creano un destino eccellente nell’aldilà e preparano la nuova nascita per il defunto. In India si cosparge il sentiero che porta dalla casa del morto al cimitero con gusci di molluschi. In Africa si stende uno strato di conchiglie nella tomba. Nella preistoria si contano numerose sepolture ricche di conchiglie situate all’interno di caverne. Sono state ritrovate anche nelle tombe dell’Egitto pre faraonico e a Creta.
Un costume giapponese prescrive di ungere il proprio corpo con polvere di conchiglie per assicurarsi la rinascita. La virtù sacra delle conchiglie si trasmette alla loro immagine e ai motivi decorativi in cui la spirale è l’elemento essenziale, poichè connette il defunto alle forze cosmiche. La funzione magica di questo motivo decorativo funerario si riscontra anche in scandinavia.
La conchiglia è simile al corpo che contiene l’anima. L’Immagine di Afrodite che appare in una conchiglia, vi aggiunge il simbolismo vitale dell’acqua.
Usate come monete di scambio (cauris), le conchiglie evocano la ricchezza, la felicità e la femminilità. Sono collegate al simbolismo del guscio, che contiene l’essenziale e segna il confine fra apparenza e realtà, il sacro e il profano. Hanno una funzione di protezione contro le cattive influenze e conservano la purezza dell’energia spirituale (in analogia con la perla).
Il suono della conchiglia (tromba di mare) è la voce degli dei, lo strumento dell’appello spirituale che prepara il giudizio universale. Spesso in India, accompagnava i canti di guerra, a significare il risveglio delle coscienze addormentate.
Bibliografia:
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