Oggi si festeggia Santa Barbara da Nicomedia.
Si narra che questa bellissima quanto sfortunata fanciulla, fu rinchiusa da suo padre in una torre, per tenerla lontana sia dal Cristianesimo che dai numerosi pretendenti.
Aveva solo un rametto di ciliegio a tenerle compagnia– che aveva trovato per caso, in un angolino della cella, accatastato sulla legna da ardere.
Barbara ci si era affezionata, a quel rametto di ciliegio e lo curava con devozione, fra una preghiera e l’altra.
Sapeva che il padre l’aveva denunciata a causa della sua fede e l’ora del martirio si stava avvicinando.
La mattina del 4 dicembre, proprio mentre Barbara si stava preparando a ricevere la sua sentenza di morte, l’amato rametto di ciliegio fiorì in tutto il suo splendore. Il volto della santa si illuminò di gioia: l’amore si era minifestato nell’ora più buia per donarle speranza e conforto.
In Germania e nei paesi dell’Est, dove è particolarmente sentito il culto della Santa, c’è una tradizione da rispettare.
Il 4 di dicembre si va in giardino e si taglia un rametto di un albero da frutto. Poi lo si porta in casa, annaffiandolo ogni due o tre giorni.
Il rametto fiorirà; com’è fiorito il rametto della dolce Santa Barbara.
Se fiorirà entro il giorno di Natale, sarà di buon auspicio per tutta la famiglia.
E se poi dovesse fiorire proprio il giorno di Natale, allora si potrà star sereni: qualcuno si sposerà.
Santa Barbara è uno dei 14 soccorritori: si invoca contro i fulmini, la febbre e la morte improvvisa. E’la patrona degli artiglieri, dei minatori e dei vigili del fuoco, ma anche di architetti e scalpellini.
Eleonora Matarrese scrive: https://www.facebook.com/lacuocaselvatica
“La tradizione dei rami di ciliegio ci ricorda che la ruota dell’anno sta per girare, ancora, e che la Natura tornerà a fiorire.
L’usanza germanica originaria era di mettere i rami sulle tombe in modo che ci fossero la notte del 24 dicembre. Quali piante raccogliere? Dal ciliegio che per tradizione è la più usata, tutte le Rosaceae; la Forsythia, l’Hamamelis virginiana, Viburnum spp., Coronilla, Lonicera (caprifoglio), Stachyrus, e quella che preferisco Edgeworthia chrysantha, che regalerà un profumo meraviglioso a tutta la casa!
In passato i cosiddetti “alberi di Barbara” erano sistemati in tutte le case, in particolare in Baviera, insieme alle decorazioni natalizie.
In Franconia i rami di santa Barbara sono considerati i progenitori dell’albero di Natale.
In tempi molto antichi i rami di santa Barbara erano considerati un oracolo. Quando si portava il bestiame all’interno della fattoria per l’inverno, si raccoglievano i ramoscelli e si mettevano in acqua. Il numero di fiori alla vigilia di Natale suggeriva la fertilità degli animali nella primavera successiva.
I rami erano anche oracolo per il raccolto: si credeva fiorissero con proporzione diretta alla quantità di raccolto dell’anno successivo; e anche oracolo per questioni d’amore.
Quando una donna incideva il nome del proprio amato sul ramo, l’apertura dei boccioli significava amore corrisposto o che l’anno dopo ci sarebbe stato un matrimonio.
A Vienna e nell’Austria meridionale a ogni ramo viene attaccata un’etichetta con il nome di un membro della famiglia. Il ramo che fiorirà di più indicherà la persona più fortunata nell’anno che viene. Generalmente, i rami fioriti indicano grande felicità mentre la mancata fioritura è presagio di sventura.
Tradizione vuole, poi, che oggi si inizi a filare la lana.
“Il giorno di santa Barbara il sole se ne va, a Lussenatten torna” dice un proverbio svedese: se in questi giorni sarà grigio e freddo, dal 13 dicembre tornerà il sereno. Sarà freddo, sicuramente, perché è la sua stagione, ma le giornate si allungano (dal 21 dicembre, di 2 minuti e 7 secondi al giorno).