Betelgeuse, la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione, da sempre affascina l’immaginazione umana. Grazie al suo colore infuocato ha favorito la comparsa di numerosi miti e leggende in diverse culture.
A livello simbolico, questo antico spettacolo dell’Universo, ci incoraggia ad accogliere il cambiamento e la trasformazione come parte integrante della vita. Richiama i concetti di forza, protezione, intelligenza ed eroismo.
La stella Betelgeuse è stata spesso accostata a Marte, dio della guerra e dell’agricoltura, e per estensione, al tema della morte e della rinascita.
Per gli antichi Egizi, Betelgeuse era la dimora di Osiride, Dio civilizzatore e benefattore dell’umanità, venerato come Signore della morte e dell’oltretomba.
In Mesopotamia, rappresentava Enlil- il Dio delle tempeste.
Betelgeuse secondo l’astrologia vedica è associata alla casa lunare “Ardra” (l’umida) e il suo simbolo è una lacrima. E’ connessa a Rudra, il dio delle tempeste e della pioggia, assimilato a Shiva nella forma di Hara, il Distruttore che elimina i demoni della paura e dell’ignoranza.
I Lacandoni dell’America centrale chiamavano Betelgeuse “chäk tulix” (farfalla rossa).
Gli aborigeni del Great Victoria Desert of South Australia si riferivano alla stella come clava di Nyeeruna (Orione), poiché poteva riempirsi di fuoco-magia.
Il popolo Wardaman dell’Australia settentrionale conosceva l’astro col nome di Ya-jungin “Occhi di gufo che guizzano”.
Nella mitologia sudafricana, Betelgeuse era un leone intento a lanciare uno sguardo predatorio verso tre zebre (le stelle della Cintura di Orione).
Presso gli Inuit, l’apparizione di Betelgeuse e Bellatrix segnava l’inizio della primavera e l’allungamento delle giornate (la rinascita, il ritorno della luce).
Nella mitologia persiana, Betelgeuse era nota col nome “yad al-Jauza” e simboleggiava i misteri del cielo notturno. Il suo colore rosso evocava il sangue e le battaglie.
Per i Maori della Nuova Zelanda, Betelgeuse faceva parte della costellazione “Te Waka o Tamarereti” (la canoa dell’esploratore), a rappresentare il legame con i loro antenati.
Nell’astronomia tradizionale cinese il nome di Betelgeuse è 参宿四 (Shēnxiùsì), ossia la quarta stella della costellazione delle Tre Stelle.
In Giappone era il simbolo del clan Taira (stella Heike-boshi), che si scontrò con il clan Minamoto (il cui emblema era Rigel, la stella bianca opposta a Betelgeuse).
Nella tradizione tahitiana, Betelgeuse era uno dei pilastri che sostenevano il cielo, noto come Anâ-varu.
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