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Gli oggetti del potere: l’importanza del quarzo

Quando camminate nella natura o nei boschi guardatevi attorno per vedere se trovate degli oggetti di potere il cui aspetto spirituale vi sarà mostrato mediante il viaggio nel Mondo Inferiore. E’ possibile che li abbiate raccolti per anni a partire dalla vostra infanzia: la pietra insolita sulla riva del mare, la piuma trovata in montagna, l’ala di una libellula sul prato. Se percepite un’energia particolare in un luogo, cercate questi oggetti e conservateli in un posto sicuro, lontano dalla vista delle altre persone. Collegateli alle esperienze e alle sensazioni vissute in quel momento.
Ciò che non manca mai ad uno sciamano è un cristallo di quarzo. Il quarzo è considerato il più importante oggetto del potere tra gli Jivaro dell’America del sud e le tribù dell’Australia. Si tratta di pietre viventi, spiriti ausiliari che sono nutriti con l’acqua di tabacco.
I quarzi sono “luce solidificata” e conferiscono la capacità di vedere oltre, di ottenere l’illuminazione.
Durante l’iniziazione degli sciamani un pezzo di quarzo veniva simbolicamente introdotto nella fronte dei neofiti affinché potessero vedere direttamente “attraverso le cose”. Presso i Wiradjuri, i cristalli erano aggiunti all’acqua che gli apprendisti sciamani bevevano per vedere gli spiriti. I sassolini contenuti nei sonagli degli sciamani Warau sono cristalli di quarzo che servono ad estrarre le intrusioni nocive.
Gli sciamani Huichol del Messico potevano tornare sulla terra dalla dimora celeste sotto forma di quarzo. Nell’Australia aborigena il quarzo è associato al cielo e può essere ritrovato dagli sciamani alla base di un arcobaleno che termina in uno specchio d’acqua.
Spesso i quarzi erano usati per effettuare guarigioni a distanza e predire il futuro. A volte li tenevano in tasca, in veste di spiriti guardiani. Uno sciamano Paipai disse: “Quando lo portate nella vostra tasca vi dice tutto nei sogni. Vi dice quello che farete, qualunque cosa gli chiedete. E vi dà tutto. Dovete portarlo nella vostra tasca. Se volete essere uno sciamano, dovete farlo.”
Sceglietene un quarzo che attiri la vostra attenzione, poi purificatelo nell’acqua del mare o in una sorgente naturale. Successivamente lasciatelo al sole per otto giorni (meglio se in montagna- in un luogo poco frequentato) e tenetelo con voi.

Tratto da “La via dello sciamano. Una guida al potere e alla guarigione” di Michael Harner

 

 

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