Viola

Simbologia planetaria: Venere- Mercurio

1554364_713632268669272_750478183_nSe mi chiedessero cos’evoca la viola, direi che è un fiore minuto di rara bellezza, capace di risvegliare in chi la osserva pensieri d’amore e incanto. La mitologia greca narra di una ninfa fluviale così seducente da far capitolare Zeus. Un giorno il dio dell’Olimpo le ordinò di recarsi sulle rive del lago di Lerna, così avrebbero potuto abbandonarsi alle “battaglie di Venere”.
Era, che conosceva i vizi del marito, volgendo lo sguardo verso l’Argolide si accorse di una densa nebbia che aveva creato una cappa di oscurità impenetrabile. Allora decise di scendere sulla terra.
Ma il divino consorte, avendo presentito l’arrivo della gelosissima moglie, aveva già tramutato la ninfa Io in una bianca giovenca.
Era chiese a Zeus di donargliela. Il re degli dei acconsentì ed Era per evitare che la bestia sparisse misteriosamente l’affidò ad Argo dai cento occhi. Io era disgustata dal cibo delle giovenche così Zeus, per evitare che morisse di fame fece nascere dalla terra la viola mammola che la ricordava nel nome “ion“. Impietosito dalla prigionia alla quale era sottoposta Io, Zeus chiese ad Ermes di liberarla. Ermes scese sulla terra, iniziò a suonare una musica soave e appena tutti gli occhi del mostro si chiusero, gli mozzò il capo con una spada. Non appena Era scoprì il delitto, donò alla coda del pavone gli occhi di Argo e mandò un tafano a pungere la giovenca che cominciò a correre per tutto il mondo. Giunse prima a Dodona, poi attraversò il mare Ionio e dopo un lungo peregrinare arrivò in Egitto dove Zeus, placata la gelosia di Era, poté restituirle le sue fattezze. E in quella terra, Io regnò col nome di Iside.
Secondo un mito frigio le viole nacquero dal sangue di Attis. Nella Roma imperiale il 22 marzo era “il giorno della viola” e in onore del dio, si svolgeva una processione dove si trasportava un tronco di pino ornato da ghirlande di viole.
Il mito di Ione, il capostipite degli Ioni, narra che l’eroe ricevette una corona intrecciata di viole gialle dalle Ioniàdes, le ninfe delle viole, a simboleggiare la regalità divina e umana. I cavalieri della Tavola Rotonda usavano questi fiori per divinare e interpretavano il numero e la disposizioneIMG_0057 dei raggi presenti nei petali.
Nel linguaggio dei sentimenti il messaggio della viola è: “Penso sempre a te, tu pensa a me”.
La viola propizia l’amore, dato che è governata da Venere. In Francia, i contadini sostengono che quando una donna anziana muore, tutte le violette nei dintorni appassiscono, perciò rappresenta la saggezza. L’olio essenziale si usa  per favorire la comprensione delle cose occulte.
Lo sciroppo di viole lenirebbe le pene d’amore. Si dice che il profumo di violetta accenda la sensualità e spruzzato sui polsi e sul collo renda irresistibili. Chi è bloccato dal punto di vista sentimentale e crede che la sfortuna in amore lo perseguiti può prendere un sacchetto di stoffa verde ed inserire al suo interno una manciata di petali di viola, verbena e rosa assieme ad un quarzo rosa. Dopo averlo chiuso con nastro verde basterà esporlo ai raggi della luna piena. Il piccolo talismano propizierà la fortuna sentimentale.
Sognare viole nei primi giorni di primavera promette un miglioramento di posizione. Coglierle assicura l’arrivo di un amore onesto o una richiesta di matrimonio. In caso contrario annunciano litigi e perdite di denaro.
L’infuso di fiori cura la bronchite, scioglie il catarro e allevia la tosse e l’asma. Ad uso esterno si usa per lavare e decongestionare le palpebre infiammate. Lo sciroppo cura tosse e raffreddori.  Le viole hanno proprietà antisettiche, emollienti, espettoranti, diuretiche, sudorifere e rinfrescanti.

Usatela per: attrarre l’amore, risvegliare la sensualità, favorire la fertilità, proteggere il partner, stimolare la riflessione e la saggezza.

Pietre da associare alla viola: quarzo rosa, tomalina verde, kunzite, avventurina, giada, turchese, malachite, prehnite.

Bibliografia:
Florario di Alfredo Cattabiani

 

 

2 commenti

    1. Sono un fiore squisito, dal profumo alla vista.
      E ricordiamo che il tuo libro si intitola proprio: “Come il profumo delle viole”.
      Grazie del commento :-*

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