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Halloween nel mondo: come si festeggia?

Fête Guédé
Ad Haiti il due novembre si commemorano i defunti nella festa di Ghede. Baron Samedi è il Dio dei morti ma anche protettore dei bambini, dispensatore di saggi consigli e ultima speranza degli ammalati. Papa Ghede è colui che accompagna le anime nell’Aldilà.
I Guédé sono la famiglia dei Loa (Spiriti) che incarnano i poteri della morte e della fertilità. Loa significa “Misteri”, “Invisibili” e sono gli intermediari fra Bondye (Bon Dieu o buon Dio)- il Creatore, che vive lontano dal mondo e l’umanità. Le persone pregano e offrono doni  ai Loa.
I defunti si festeggiano ripulendo le tombe degli antenati e lasciando loro del cibo. Spesso nelle case si costruisce un altare che viene allestito con un piccolo teschio bianco, candele, stoffe, oggetti neri, bianchi e porpora, bare in miniatura, immagini di San Gerardo e un piccolo bastone col cilindro (simboli di Baron Samedi). Agli Spiriti vengono offerte sigarette e Clarin (rhum misto a peperoncino).

Dia de los Natitas
Questa festa detta anche “Giorno dei Teschi” si celebra in Bolivia il nove novembre. Deriva dall’antica usanza di tenere in casa le ossa dei propri antenati a protezione della famiglia. Mentre in epoca pre-colombiana le persone trascorrevano una giornata con i resti dei parenti morti da almeno tre anni, oggi si usano solo i teschi. In genere, vengono decorati con fiori e portati in processione al cimitero fra preghiere e benedizioni.

Pitru Paksha
shraddh-pitru-pakshaIn India fra settembre e ottobre, per circa 15 giorni si festeggiano gli antenati portando del cibo presso le loro tombe. Secondo la mitologia Indù, l’anima del guerriero Karna raggiunse il cielo ma non trovò nulla da mangiare, tranne l’oro. Allora Karna chiese del cibo a Indra il signore dei cieli, che glielo negò in quanto non aveva mai offerto nulla ai suoi antenati quand’era in vita. Indra permise a Karna di tornare sulla terra e fare ammenda per 15 giorni, durante i quali offrì acqua e cibo ai suoi defunti.
Oggi i credenti compiono dei rituali per aiutare i propri cari a lasciare il Pitru-loka, una sorta di limbo fra cielo e terra. In cambio gli antenati donano salute, benessere, prosperità ai vivi.

 

 

El Dia de los Muertos
el dia de los muerotsEl Dia de los Muertos (31 ottobre-2 novembre) ha origine nel culto azteco di Mictecacihuatl, la Signora dei Morti, che presiedeva le feste del raccolto. A differenza delle nostre celebrazioni, in Messico si canta, si balla e si indossano delle maschere. Maya ed Aztechi credevano che in questi giorni le anime dei morti tornassero sulla terra per visitare i propri cari.
Di questa festa ho già parlato in questo articolo!

 

 

P’chum Ben
pchum-ben-1I buddisti cambogiani celebrano questa festa il decimo mese del calendario lunare (fra settembre e ottobre), per 14 giorni, durante i quali ogni mattina preparano offerte di cibo e altri regali per i monaci.
I dolci e la frutta vengono offerti con una preghiera in memoria dei trapassati. Le persone gettano riso e sesamo all’ingresso delle pagode per saziare gli spiriti che vagano nel mondo senza alcun parente che li ricordi.

 

 

 

Chuseok
chuseokNella Corea del Sud il 15°giorno dell’ottavo mese lunare (di solito metà settembre) si celebra Chuseok. In concomitanza alla festa del raccolto, i defunti vengono ringraziati per aver benedetto le coltivazioni. Le famiglie svolgono alcuni riti in particolare il charye: si celebra una funzione per i propri antenati e poi viene offerto loro del cibo. La disposizione delle pietanze dev’essere precisa.
Seongmyo e beolcho sono altri riti del chuseok. Il seongmyo consiste nel far visita alle tombe degli antenati, mentre il beolcho nella rimozione delle erbacce dai sepolcri.
Uno dei cibi principali del chuseok è il songpyeon (송편), una torta tradizionale di riso ripiena di ingredienti benefici quali semi di sesamo, fagioli mungo, cannella, pinoli, noci, castagne, giuggiole e miele. Viene cotta a vapore sopra aghi di pino.
I songpyeon sono importanti anche per il significato della loro forma che ricorda la Luna piena.

Gai Jatra
gai jatraIn Nepal nei mesi di agosto e settembre si celebra la Festa della Mucche o Gai Jatra. Le mucche* sfilano lungo il centro delle città guidate dai membri delle famiglie che hanno perso un proprio caro nel corso dell’anno. Questo rituale celebra la morte come parte integrante della vita e aiuta le persone ad accettarla e a facilitare il passaggio dei morti nell’Aldilà.

*svolgono una funzione psicopompa

 

 

 

Obon
obonIn Giappone nel mese di agosto, durante i 3 giorni della “Festa delle Lanterne”, i buddisti onorano gli spiriti degli antenati. I credenti preparano cibi particolari che vengono offerti negli altari domestici e nei templi. Inoltre appendono delle lanterne rosse davanti all’ingresso della propria casa. Altri lumini vengono lasciati in mare (o nei fiumi), in modo da guidare le anime nel loro cammino ultraterreno.

La Festa dei Fantasmi affamati
Secondo la cultura cinse, il settimo mese del calendario lunare i “Cancelli dell’Inferno e del Paradiso” si aprono permettendo alle anime dei morti di scendere sulla terra.
Le anime degli antenati trascorrono un mese a vagare nel mondo dei vivi, durante il quale fanno visita ai propri cari o vanno a caccia di vittime.
In questo mese i taoisti svolgono dei rituali per placare la rabbia dei “fantasmi affamati” ossia le anime di tutti coloro che sono morti ingiustamente, che non hanno avuto una degna sepoltura o semplicemente non hanno una famiglia da visitare.
Affinchè i fantasmi affamati non diventino una minaccia, vengono fatte delle preghiere e delle offerte in loro onore, soprattutto in corrispondenza del quindicesimo giorno del mese, ritenuto il momento più infausto in quanto il cancello dell’inferno raggiunge la sua massima apertura. Le offerte sono: incenso, banconote di carta (chiamate banconote dell’inferno) e oggetti di cartapesta che rappresentano generi di largo consumo come automobili, telefonini, case etc.. Queste offerte gettate alle fiamme placheranno i fantasmi affamati che in cambio offriranno aiuto e protezione.
festa fantasmi affamatiLe offerte di cibo sono lasciate per strada su altari di fortuna, spesso allestiti sui marciapiedi con l’intenzione di sfamare i fantasmi e impedire loro di entrare nelle case.
Nel corso del mese dei fantasmi affamati, i cinesi hanno moltissimi tabù al fine di evitare incontri spettrali che porterebbero sfortuna per tutto il resto dell’anno. Per esempio si dovrebbe evitare di traslocare, iniziare una nuova attività commerciale, viaggiare e sposarsi.
Non si passeggia dopo il tramonto, né ci si reca in posti desolati. Molti evitano di andare al mare o in piscina, in quanto si crede che le acque pullulino di spiriti assassini.
I canti dei sacerdoti taosti segnano la fine del mese e servono per informare gli spiriti che è il momento di tornare nel mondo ultraterreno dove resteranno confinati per un anno.
Anche se può sembrare inquietante il mese dei “fantasmi affamati” è essenzialmente un mese di culto, rispetto e compassione.
In Malesia e Singapore il festival dei “fantasmi affamati” viene celebrato con sontuosi Getai (canti e danze). Se siete interessati a partecipare a uno di questi spettacoli ricordatevi che la prima fila è riservata agli Spiriti.

Famadihana
Famadihana Dappertutto in Madagascar si rende omaggio agli antenati. Nel cuore degli altopiani si conserva dai tempi più antichi una cerimonia la cui origine va al di là della memoria umana: il Famadihana. Ogni anno, dall’inizio di giugno alla fine di settembre, di villaggio in villaggio, le tombe vengono aperte e i vivi fanno ballare i loro morti.
Impropriamente chiamata “seconda sepoltura”, il famadihana di un antenato è organizzato ogni sette anni. La decisione che determina l’organizzazione di questa cerimonia è connessa al soprannaturale; durante un sogno, per esempio, un parente defunto può dire a uno dei suoi discendenti che ha freddo.
Un famadihana costa caro: per tre giorni bisogna offrire banchetti a tutti i parenti, agli abitanti del villaggio, agli invitati – diverse centinaia di persone – nonché ai gruppi di musica di Mpihira Gasy e di vako-drazana.
Tutti i membri della famiglia versano, a seconda delle loro possibilità, una parte del denaro necessario. Dopo il fomba (cerimonia durante la quale si chiedono consigli agli antenati, dopo aver condiviso con loro del rum), gli astrologi legati alla famiglia fissano il giorno e l’ora delle feste di famadihana.
Il giorno convenuto si aprono le tombe e si avvolgono gli antenati in nuovi sudari. Gli uomini li tirano fuori dalle tombe e ben presto la calca di parenti e amici si impadronisce dei corpi e li trascina in una danza velocissima. Alla fine della danza i corpi sono posati al suolo e circondati dai membri della famiglia. I parenti offrono a ogni avo una bottiglia di rum, delle fotografie e dei soldi. Sono i regali dei vivi ai loro morti. Risate e lacrime, gioia e tristezza si mescolano.
Si toccano gli antenati per “far loro delle coccole” o chiedere un aiuto o un consiglio con una preghiera segreta. Improvvisamente ogni gruppo si rialza, decine di persone prendono i corpi dall’estremità delle braccia e poi li gettano in aria, scuotendoli in una farandola sfrenata. I danzatori fanno più volte il giro della tomba e poi gli avi ritornano per altri cinque/sette anni nella loro solitaria dimora. Durante la giornata si assiste a spettacoli di Hira Gasy. E ancora una volta si finisce con un banchetto e una festa dove i paesani ballano tutta la notte intorno alle orchestre di vako-drazana.

Qingming
In Cina la prima settimana di aprile si festeggiano gli antenati. Durante la festa Qingming si svolgono varie attività, in particolare la pulizia delle tombe (Shang Fen). Le persone fanno  delle gite fuori città e fanno volare gli aquiloni per attrare fortuna e felicità. Altri riti, come quelli di indossare rami di salice in testa e giocare con le altalene, sono ormai perduti.
Per l’occasione si ripuliscono i tumuli dalle erbacce, ricoprendoli di nuova terra, si accendono candele e si brucia del denaro di carta, restando in silenzio o facendo prostrazioni.
Secondo la leggenda, la Festa del Qingming risale alla dinastia Han (206 a. C.-220 d. C.), e raggiunse la massima importanza con le dinastie Ming e Qing (1368-1911), quando le persone non solo bruciavano denaro di carta davanti alle tombe, ma offrivano fino a dieci ciotole di cibo agli avi.
La visita alle tombe divenne un’usanza popolare e oggi le visite avvengono a livello di gruppo. In aprile si raggiungono i cimiteri degli eroi per offrire corone di fiori o rametti di pino.
Nei campi si raccoglieva un’erba selvatica, la Capsella- bursa pastoris, con cui si preparavano dei ravioli freschi e fragranti. Le donne se ne ornavano i capelli.
Qingming significa chiarezza e luminosità, forse perché cade nel periodo in cui la natura si risveglia.
In passato per l’occasione si piantavano nuovi alberi, come descritto in un’antica poesia: “Salici sulle strade come fumo verde, dipingono l’atmosfera del Qingming”.

Fonti:
http://www.viaggio-in-cina.it/cina-cultura/feste-cinesi/festa-qingming
htmhttp://italian.cri.cn/chinaabc/chapter18/chapter180202.htm
http://www.easyviaggio.com/madagascar/il-famadihana-o-seconda-sepoltura-2135
http://blog.naturalis-expeditions.com/il-mese-dei-fantasmi-affamati.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Chuseok

 

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