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Cosa sono i chakra

I chakra
mappa chakra maestriL’ayurveda ha teorizzato un modello del corpo umano dove sono presenti dei canali interni di energia, i chakra, che contengono in sé il pensiero e l’agire umano. Ne esistono sette principali (detti maestri) col compito di trasmettere le informazioni necessarie allo sviluppo del corpo e della mente. I primi sei si trovano lungo la colonna vertebrale mentre il settimo è collocato alla sommità del cranio. In sanscrito “chakra” significa “ruota” infatti l’energia in questi centri si muove in modo spiraliforme.
I chakra costituiscono una sorta di “mappa della coscienza” e regolano il flusso dell’energia vitale. Imparare a conoscerli è utile al fine di rimuovere ciò che ostacola il corretto fluire del Ch’i o Prana in una persona.
Ogni chakra ha funzioni, simboli, colori e suoni specifici ed agisce su tre livelli: fisico, emotivo e spirituale. Possono muoversi in senso orario o antiorario e la loro estremità più stretta è orientata verso il corpo.
I chakra non devono essere considerati come unità singole scollegate fra loro bensì come cellule cooperanti in cui la corrente ascendente e quella discendente lavorano in modo equilibrato.
Quando pensiamo o formuliamo delle intenzioni la nostra energia crea una vibrazione che ci unisce a ciò che  ha una frequenza simile nell’universo; traumi, esperienze negative, condizionamenti e ferite dell’anima possono bloccare uno o più chakra, influenzando il nostro modo di rapportarci con noi stessi e gli altri. Tali blocchi rendono un chakra “carente” o “sovraccarico” di energia.
A seconda della loro collocazione possiamo distinguere fra: chakra inferiori più soggetti all’influenza dell’elemento Terra e quindi legati agli aspetti pratici della vita e chakra superiori in relazione con la mente, il pensiero e lo Spirito. Nel corpo esistono anche chakra minori: si trovano nei polpastrelli, al centro dei palmi delle mani, in alcune aree dei piedi, nella lingua, nelle spalle e in altri punti.
Il terzo chakra è il principale luogo di raccolta del Prana. I chakra si sviluppano in momenti precisi della nostra vita ma il loro sviluppo è soggettivo.

L’energia della spirale

“The spiral is a spiritualized circle. In the spiral form, the circle, uncoiled, has ceased to be vicious; it has been set free.”

Vladimir Nabokov

10404294_784655088270322_7527597762003792496_nLa spirale è fra i simboli spirituali più antichi dell’umanità. Incisioni rupestri e manufatti che la rappresentano, sono stati ritrovati in Europa, Africa, Asia e America, sebbene il suo significato possa variare a seconda delle culture.
Secondo Jung rappresenta l’archetipo della forza cosmica; questa sua valorizzazione dipende dal fatto che è presente in natura in elementi altrettanto simbolici, quali galassie, cicloni, fossili, minerali, vegetali, animali e persino nella muscolatura del cuore umano. La spirale richiama il movimento ascendente, la forza dinamica primaria che sta all’origine della creazione, il continuo divenire. Quando il suo moto è orario (destrogira) rievoca la forza solare, l’illuminazione, l’origine della vita, il viaggio dell’anima verso l’apertura spirituale; se va dal centro verso sinistra (levogira) simboleggia la Luna, il tramonto, l’inverno, l’introspezione e la fine o ritorno all’origine.
I chakra stessi sono spirali energetiche che assimilano e manifestano il prana, ossia la forza vitale.
Anche il moto della Kundalini è descritto nel Tantrasadbhāva come “potente e spiraliforme“. La Kundalini è l’energia potenziale che giace dormiente in noi ma può essere risvegliata attraverso opportune tecniche di meditazione. Risalendo la colonna vertebrale apre i chakra, purificandoli.

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