Anahata ossia “distaccato/non colpito”è il chakra connesso alla capacità di amare e di essere amati. Quando si parla di sentimenti i concetti di equilibrio e relazione sono fondamentali. L’amore allarga la nostra visione, ci fa sentire fragili e senza le difese, innesca un processo di analisi interiore grazie al quale creiamo un rapporto più profondo con noi stessi. E’ importante conoscere le proprie paure, i propri limiti e bisogni altrimenti non riusciremo ad instaurare relazioni sane. Inoltre dev’esserci equilibrio fra dare e ricevere, condivisione e libertà. Se diamo spazio al nostro partner permettiamo al legame di crescere e rinnovarsi senza bloccarlo con l’insicurezza. All’interno di un rapporto altruista l’energia fluisce, superiamo i nostri limiti.
Il chakra del cuore si trova tra la quarta e la quinta vertebra toracica punto d’incontro fra i tre chakra superiori e quelli inferiori. Fisicamente il quarto chakra è collegato al cuore, ai polmoni, alle ghiandole linfatiche, alle braccia e alle mani. Questo chakra si sviluppa dai quattro ai sette anni quando si iniziano a conoscere persone diverse dai genitori. Durante questo periodo bisogna far attenzione a non ferire l’autostima del bambino. Da adulti Anahata dona la capacità di essere altruisti e mantenere legami duraturi con colleghi, amanti e amici.
Anahata disarmonico
Il dolore è ciò che blocca il chakra del cuore perché lo fa chiudere. Se il cuore soffre è faticoso perfino respirare. Tutti veniamo feriti prima o poi ma dobbiamo imparare ad affrontare la sofferenza senza isolarci. Quando una relazione finisce bisogna fare i conti con le proprie responsabilità, imparare dagli errori, perdonare e andare avanti. L’attaccamento nei confronti di ciò che abbiamo perso non è salutare come non lo sono i sensi di colpa. Se Anahata è debole possono intervenire squilibri come asma, depressione, ipertensione. A livello emotivo la persona potrebbe evitare di innamorarsi per timore di soffrire. Chi è stato ferito al cuore difficilmente si lascerà andare e rimarrà ancorato al passato evitando di costruire legami nel presente. Se il quarto chakra è sovraccarico è possibile che nelle relazioni la persona necessiti di continue attenzioni atteggiamento che “soffoca” l’altro. Concentrarsi troppo su una persona è sbagliato: potrebbero emergere sentimenti di gelosia, possessività, inflessibilità, poiché a lungo andare rischieremo di considerarla un’estensione di noi stessi.
Anahata: ristabiliamo l’equilibrio
Anahata è connesso all’elemento aria, al fluire dello spirito cosmico e vitale, all’energia intellettuale, alla comunicazione, alle idee e al concetto di cambiamento. L’amore come l’aria è necessario alla vita e deve rimanere fluido per non soffocare l’altro.
Il quarto chakra è associato a Venere che regge i segni della Bilancia e del Toro. Assieme ad acquario e gemelli dovranno prestare particolare attenzione all’equilibrio di Anahata. Il colore associato a questo chakra è il verde della primavera, del mondo vegetale, della vita e della speranza. E’ un colore neutro che favorisce la riflessione, la calma e il pensiero positivo. E’ utile indossarlo o meditare sulle sue tonalità quando abbiamo bisogno di fare chiarezza dentro di noi, in particolari sui nostri sentimenti. Inoltre è indicato per calmare l’ansia e alleviare i disturbi respiratori, cardiaci, l’ipertensione, stress, nervosismo.
Il suono radicale di Anahata è Yam. Le pietre utili a riarmonizzarlo sono il quarzo rosa che rende aperti e amorevoli, lo smeraldo, la kunzite, la tormalina verde, la giada, l’avventurina.
Bibliografia: