Nel corpo umano Saturno governa l’apparato scheletrico (la struttura del corpo), la pelle, i capelli, le unghie e i denti. La pelle ci protegge e segna il limite fra noi stessi e il mondo. Ogni ruga parla della nostra vita ed è impossibile nascondere i segni del tempo-Crono.

Si affronta il “ritorno di Saturno” ed è un periodo significativo nella vita di ogni persona. Iniziano le responsabilità, si costruisce: matrimonio, famiglia, lavoro, carriera. Più tardi affronteremo altri ritorni di Saturno (59 e 87 per i più fortunati).
Shakespeare nella sua opera “Seven Ages of Man” descrive Saturno in questo modo: “Last scene of all, that ends this strange eventful history, is second childishness and mere oblivion, sans teeth, sans eyes, sans taste, sans everything”.
Quando facciamo i conti con il nostro ultimo limite (la morte) siamo liberi. La nostra struttura si disgrega.

Saturno è circondato da anelli. L’ anello di fidanzamento definisce l’esclusività della coppia. Il cerchio stabilisce il confine sacro in cui opera il mago. Quando la polizia interviene in una rapina circonda l’edificio. Se qualcosa va male nella vita ci sentiamo accerchiati dalle difficoltà. Come potete intuire anche questo simbolo che Saturno ci mostra parla di limiti e confini.
Saturno è l’archetipo degli asceti poiché simboleggia il sacrificio e la ricerca spirituale. E’ la devozione (e la disciplina) che conduce al contatto con la Divinità annullando i limiti corporei. Possiamo vederlo nei conventi di clausura, nell’eremita, nel religioso che osserva i suoi precetti con fede.