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Simbolo della Montagna

IMG_6635Fin dall’antichità la montagna rappresenta la dimora degli dei, emblema della fissità assoluta. Manifestazione dell’immutabilità e dell’eternità nel suo saggio “Immagini e Simboli” Mircea Eliade spiega che la cima della montagna simboleggia il punto da cui la creazione ha avuto inizio: “monti e valichi si pongono quali zone di confine, collegamento fra cielo e terra, umano e divino, dove passa l’asse del mondo”. La montagna rievoca l’ascensione spirituale ed è luogo d’iniziazione per antonomasia, dove gli adepti ricevono le chiavi della sapienza. L’energia della montagna favorisce la calma, la meditazione, la pace interiore, il silenzio e per questi motivi molti eremi e luoghi di culto sono sorti sui monti. Secondo la Bibbia Dio per creare il primo uomo prelevò la terra dal monte Moriah considerato l’ombelico del mondo. Tutti gli eventi principali e miracolosi dell’Ebraismo e del Cristianesimo si snodano attorno alla figura della montagna: l’Arca di Noè approdò nel monte Ararat, Mosè ebbe le tavole della Legge sul Sinai, Cristo meditò sul monte degli Ulivi, nei pressi del monte Sion venne costruito il tempio di Salomone, durante il Sermone della montagna Gesù proclamò le beatitudini e insegnò agli uomini come pregare. Uno dei passi più famosi del Vangelo afferma: “In verità vi dico: se avrete fede pari ad un granellino di senape, potrete dire a questo monte spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile”.
Secondo la tradizione induista la dea Parvati è la Signora della Montagna, figlia di Himavat “il Nevoso”. Erodoto affermò che l’oracolo di Dioniso si trovava sulle montagne più alte. Per il poeta Esiodo “gli alti monti sono ameno soggiorno delle dee”. A Sumer il dio Bel e la dea Nin-har-sag risiedevano sulla Montagna dell’Est. Rea, a Creta, è la dea delle montagne. Diktinna è la dea dei monti custode degli iniziati e il suo nome richiama le montagne nord-occidentali nella regione di Cidonia dette “Diktynnaios”. Un sigillo di Cnosso mostra la Signora della montagna in atto di inclinare lo scettro verso un adorante maschio. Altre montagne sacre sono il “Croagh Patrick” in Irlanda e il “Machapuchare” in Nepal.
IMG_6751Il monte Kailas situato fra India e Tibet è uno dei luoghi più sacri al mondo: induisti e buddisti vi riconoscono il monte Meru luogo dove nascono i fiumi che donano l’acqua alla Terra.
In Pakistan il “Lahut” è il monte del “Vuoto e del silenzio divino”: i sufi che lo scalano arrivati in cima scendono in una grotta che è il cuore della montagna. All’interno della caverna nel “focolare di Adamo” accendono il fuoco sacro e preparano un tè speziato e delle ostie all’hashish. Dagli stalattiti gocciola un’ acqua spirituale che disseta i pellegrini prima che affrontino le prove iniziatiche, in particolare un salto nel vuoto per dimostrare il sacrificio estremo che si è disposti a fare per abbandonarsi nelle bracia di “Allah”. Cadranno su un soffice letto di fango profumato per poi sgusciare da una fessura e rinascere alla luce come “Iahuti” ossia uomini vuoti, puri, veri angeli. Gli Ziggurats mesopotamici e i “Teocalli” precolombiani furono costruiti dall’uomo ispirato dalla forma della montagna. I monti visti dall’alto diventano sempre più ampi e ricordano l’Albero della Vita le cui radici sono in cielo, mentre le foglie si estendono in basso come l’Universo in espansione.
I monti simboleggiano anche l’unione del principio femminile (la terra) con quello maschile fecondante (il cielo). A livello spirituale rappresenta una via da seguire, lo stato di piena consapevolezza, la rinuncia ai desideri mondani, l’umiltà che deriva dall’accettare che esiste qualcosa di più grande e maestoso dell’uomo. Il vecchio Lama di Shey Gompa afferma che le montagne possono insegnare la saggezza, ossia “l’accettazione di ciò che è”. Lo studioso buddista John Snear06lling ha sottolineato che anticamente, durante i pellegrinaggi, i discepoli venivano appesi a testa in giù su precipizi e se rifiutavano di sottoporsi a questa prova erano lasciati indietro. Questo sta a significare che le paure devono essere invocate e fronteggiate perché il cambiamento spirituale richiede serietà e solo chi sa affrontare un rischio può arrivare alla meta.
Gli sciamani Nagual, lungo i sentieri montani, sono in grado di trovare zone in cui è presente un livello positivo di energia, che ha sul corpo un effetto rinvigorente; le persone comuni, ci si fermano in modo inconsapevole, quando si sentono stanche. L’accresciuta energia derivata dalla riduzione del riflesso di sé dà ai loro sensi un più ampio raggio di azione. La montagna ha anche un potere visionario e con i suoi paesaggi ci porta a scoprire l’irreale, il vago, il fantastico, portandoci in un’altra dimensione. Tuttavia i monti possono essere usati per escludere, isolare, o rendere difficile il raggiungimento di un luogo. In questo senso possono evocare sentimenti di solitudine, la difficoltà di raggiungere uno stato mentale, emotivo o spirituale. Nelle famose fiabe di Tolkien, come “Lo Hobbit” e “Il Signore degli anelli”, le montagne sono ostacoli che gli eroi devono superare per raggiungere il tesoro custodito dal feroce drago.
Nei Tarocchi troviamo il simbolo della montagna nell’arcano del Matto che simboleggia un salto nel vuoto, le scelte azzardate; ci incoraggia a guardare la vita da una prospettiva più ampia. Le montagne sono presenti anche nella carta dell’Innamorato, dove simboleggiano la differenza fra i due sessi: riunirsi al proprio partner (o metà divina/anima gemella) significa che dobbiamo conquistare la montagna della separazione che ci divide dalla gioia. L’Eremita si trova sulla cima ghiacciata di un monte, a significare l’altezza di pensiero raggiunta, gli alti ideali che lo separano dal resto del mondo.
Per quanto riguarda gli arcani minori le montagne sono presenti nell’asso di denari e di spade e rappresentano il duro lavoro e le sfide della vita. Nel fante di denari, la montagna in lontananza è il simbolo di chi tenta di scalare la vetta accettando nuove proposte; infine, nella regina di denari, suggerisce il superamento delle sfide del passato.
Nei sogni la montagna rappresenta  una scalata che può compiersi sul piano materiale, spirituale o emotivo. E’ il simbolo dell’ascesa, dell’ambizione e può essere posta in relazione con la salita che si compie per costruire un rapporto d’amore, lavorativo o spirituale. Per questo sarà importante notare i particolari: la salita è facile o difficile? Stiamo salendo o scendendo? Abbiamo un senso di vertigine? Paura di saltare nel vuoto? Non riusciamo a raggiungerla? Porsi queste domande ci dirà molto su come percepiamo la situazione.

Bibliografia:


-Cansiglio Nostra Signora di Toio De Savorgnani
-“Mountains and Mountaineering: their spiritual significance” by Revd Philip Parker
Idiot’s Guides: The Tarot

 

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