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Significato, simbologia proprietà e linguaggio del croco

Simbologia planetaria: Venere – Giove

Il croco è uno dei fiori che amo di più per la sua elegante compostezza. Teofrasto di Ereso lo chiamava “Kroké” ossia filamento per i lunghi stimmi arancioni. Quel filamento era il simbolo di un legame amoroso: un giovane di nome Krokos amava la ninfa Smilax. Ma quell’amore era destinato a finire, dato che l’uomo per sua natura è mortale. Impietositi gli dei, trasformarono la ninfa nella pianta “Smilax aspera” e Krokos nel fiore che da quel giorno portò il suo nome.
In ricordo dell’infausta unione il croco simboleggiò il desiderio d’amore. I Romani erano soliti collocarli sulle tombe degli amanti morti per amore.
Nei riti eleusini i sacerdoti Krokonidai avevano il compito di avvolgere i misti con le sacre bende oltre a preparare una tintura detta crocina. Questo sacro collegio era il residuo di un culto, prima dedicato ad Artemide e poi confluito nell’area demetriaca.
Detto “fiore della notte” era usato per la preparazione del crocino un potente filtro d’amore. Dato che Imeneo, il protettore del matrimonio, è avvolto in un manto color zafferano, fin dall’antichità si usa cospargere il letto nuziale con le corolle del croco per augurare felicità agli sposi; e se la stagione non lo consente si nasconde sotto il cuscino un pizzico di zafferano.
Se il Colchicum autumnalis è estremamente velenoso perché contiene alcaloidi, lo zafferano prodotto dagli stimmi del Crocus sativus ha numerose proprietà benefiche.
Contiene vitamina A, B e C, oltre ad essere ricco di sostanze cartenoidi come il Licopene e la Zeaxantina. I suoi principi attivi sostengono il tono dell’umore e svolgono una funzione antidepressiva. Basterà sciogliere un pizzico di polvere di zafferano in una tazza di latte caldo, da bere la sera con un po’ di miele, per riaccendere il nostro sole interiore.
Lo zafferano migliora la memoria e l’apprendimento, depura il sangue, riattiva la circolazione, è afrodisiaco e abbassa le quote di colesterolo e trigliceridi che vengono assorbiti con l’alimentazione.
Possiamo bruciare gli stimmi del Croco nelle notti di Luna piena per favorire i sogni e le visioni.

Usatelo per: riaccendere la passione amorosa, propiziare le unioni matrimoniali, favorire le visioni e i sogni premonitori, allontanare la tristezza, favorire la prosperità.

Pietre da associare al croco: pirite, quarzo, topazio giallo, larimar, lepidolite, lapislazzuli.

Bibliografia:
Florario di Alfredo Cattabiani

 

 

 

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