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Quando Babbo Natale era donna

72f11c1852b401a234b37455145a75c5Il Caminetto
Perché Babbo Natale scende dal camino?
Nella tradizione germanica Hertha era la dea della rinascita, della salute, degli animali domestici, della fertilità e della magia. Fra i suoi attributi troviamo la neve e gli alberi.
Hertha era attratta dal fumo proveniente dai focolari domestici dove si intrufolava per portare regali alle famiglie. Possiamo notare la somiglianza del nome Hertha con: “hearth” (focolare), “earth” (terra) e heart (cuore). La donna/madre è il cuore e la colonna portante della casa. Il nome ricorda anche la divinità Berchta o “la Splendente”. Le parole “peraht”, “berht” e “brecht” significano radioso, luminoso e/o bianco.

La slitta
Tacito associò il culto di Nerthus a quello di Cibele/Madre Terra. Questa dea attraversava il cielo col suo carro trainato da buoi e ovunque andasse diffondeva pace e allegria (durante i festeggiamenti in suo onore era interdetto l’uso delle armi). Al giorno d’oggi è Babbo Natale che col suo carro segna l’arrivo delle festività natalizie periodo contraddistinto da sentimenti di pace, amore e perdono.

La vigilia di Natale
Anticamente la vigilia di natale si chiamava “La Notte delle Madri” e precedeva la festa di Yule (termine che significa ruota). Il 21 dicembre il vecchio sole muore e si trasforma nel sole bambino che col suo calore permette la rigenerazione di tutte le specie vegetali e animali in seno a Madre Terra, il grande utero cosmico. In Russia durante il solstizio d’inverno si celebrava Kolyada la dea della Terra, del Tempo e del Sole. Era lei che con la sua slitta trainata da possenti cavalli permetteva alle giornate di allungarsi fino all’estate. In Scandinavia si celebrava il “Disablot” festività in cui si chiedeva protezione alle “Disir” (divinità femminili). Inoltre ogni famiglia rendeva culto agli spiriti delle proprie antenate e la festa era nota col nome di “Modranect” o Notte delle Madri.

L’albero di Natale
L’usanza di decorare la casa con alberi sempreverdi, corone e ghirlande era comune a Egizi, Cinesi ed Ebrei. Gli abitanti dell’antico Egitto durante il solstizio d’inverno appendevano rami di palma nelle 6842deb95be9677e8733e1bbd5e2b90cloro abitazioni a simboleggiare il trionfo della vita sulla morte. Questa pianta era sacra a numerose Dee come ad esempio Ishtar, Inanna e Nike/Vittoria. In Israele i seguaci della dea Ashera scolpivano alberi e pali sacri in suo onore.  Il palo richiama l’Albero Cosmico che unisce cielo e terra, il piano umano a quello divino.

Baciarsi sotto il vischio
L’usanza di baciarsi sotto il vischio deriva con tutta probabilità dalla mitologia norrena. La dea Freyja aveva un figlio, Baldr, che fu ucciso da una freccia di vischio. Quando Baldr venne riportato in vita dagli dei Freyja ordinò che da quel momento in avanti, per celebrare la sua rinascita, le persone si sarebbero dovute baciare sotto il vischio. Visto che la dea tutelava l’amore, la fertilità e la prosperità, prima del nuovo anno (rinascita simbolica) ecco che migliaia di fidanzati ancora oggi si baciano sotto i famosi rametti nella speranza che la loro unione duri per sempre.

Ancora convinti che il Natale sia una festa cristiana?

Fonte parziale: http://www.revivingherstory.com/rhblog/2014/12/16/when-santa-was-a-woman-5-christmas-histories-you-want-to-know

 

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