-Se non avete ancora padroneggiato la lucidità ovvero la consapevolezza di sognare, durante la giornata mentre siete svegli, dovreste pensare che tutto quello che vedete (e che fate) è un sogno. Il soggetto che fa esperienza dei sogni è la mente e coltivando il pensiero che tutto è un sogno la mente si “dissolverà”.
-Al mattino aiutatevi pronunciando il suono della sillaba A. Ricordare la A bianca al mattino e prima di dormire favorisce la riuscita della pratica.
-Quando a causa dello shock causato da un incubo diveniamo lucidi all’istante è un buon segno: significa “distinguere il sogno con mezzi violenti”. In tal caso è utile la meditazione sulla “A rossa“.
-Quando diventiamo consapevoli della vera natura dei sogni possiamo trasformarli e dialogare con l’inconscio.
Per recidere l’attaccamento alle esperienze del sogno sarà necessario:
-evitare di rimuginare sui sogni della notte precedente;
-evitare di giudicare i propri sogni;
-considerare il sogno parte della realtà quitidiana.
In questo modo i sogni bizzarri, complessi o spaventosi diverranno più “leggeri” e potranno scomparire. Col tempo i sogni svaniranno e inizierà uno stato di consapevolezza notturna.