L’equinozio d’ autunno è uno dei periodi critici dell’anno: il sole è nuovamente crocifisso sull’equatore celeste in senso inverso rispetto a quello primaverile perché passa dall’emisfero settentrionale dello zodiaco al meridionale. Cristianamente rievoca la Passione, morte e discesa agli inferi di Cristo; la liturgia non ne ha ricavato alcun significato ma nei giorni precedenti si celebrano due feste che si potrebbero ricollegare al simbolismo equinoziale: l’Esaltazione della S. Croce e la Beata Vergine addolorata.
In epoca ellenistica l’equinozio era consacrato a Mitra-Sole considerato signore e animatore del cosmo, mediatore analogo a Hermes-Mercurio. Nell’iconografia dei mitrei il dio era accompagnato da due dadofori (portatori i fiaccola). Cautes simboleggia l’aspetto primaverile di Mitra-sole mentre Cautopates rappresenta Mitra come sole autunnale. Molte funzioni equinoziali-mediatrici fra Mitra-Sole-Hermes vennero ereditate da San Michele che si festeggia il 29 settembre. Come ogni festa connessa ad un periodo “critico” detta le condizioni meteorologiche dei mesi successivi: “Se l’Angelo si bagna le ali, pioverà fino a Natale” ricorda il proverbio. Il santuario di San Michele sul Gargano fu costruito all’interno di una grotta e anticamente, nei mitrei sotterranei, si commemorava il sacro banchetto di Mitra col Sole. L’Arcangelo, essendo il patrono delle confraternite seppellitrici condivide con Mitra-Hermes anche il ruolo di psicopompo.
Alcuni storici collegano San Michele ad Asclepio, dio della medicina e fanno risalire a Costantino la fondazione del Michaelion sul Bosforo, luogo ove si praticava l’incubazione.
Il culto si estese fino all’Egitto dove San Michele divenne il protettore del Nilo.
L’arcangelo conquistò anche Celti e Anglosassoni: in Francia e in Germania i santuari a lui dedicati sostituirono, in parte, quelli del dio Mercurio, come nel caso di Mont-Saint-Michel.
Questo luogo così particolare era noto col nome di Mont Tombe per la presenza di una necropoli celtica e di un culto druidico connesso alle forze solari. Le cattedrali dedicate a San Michele racchiudono peculiarità telluriche quasi identiche a Notre Dame, ma sono in grado di dominare le forze negative.
Nel Medioevo San Michele divenne il guardiano armato della Chiesa e il difensore del popolo cristiano. Il culto dell’Arcangelo è ancora vivo in Italia, in particolare a Monte Sant’Angelo dov’è festeggiato sia l’8 maggio che il 29 settembre. Michele nella Bibbia è l’arcangelo per eccellenza e il suo nome in ebraico significa: “Chi come Dio?”
Bibliografia
Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell’anno
I misteri dei Celti. Miti, riti, credenze e leggende