Senza una buona dose di sicurezza, cioè la fiducia nella capacità di far fronte all’attacco, si diventa facili bersagli.
La soluzione sta nella mente della vittima. Finché il punto debole che attrae le correnti negative non sarà riequilibrato il problema persisterà.
Per esempio se sono convinto di non valere nulla e il mio aggressore continua ad inviarmi suggestioni coscienti basate su tale assunto, la sua forza negativa si unirà alla mia portandomi a vivere situazioni devastanti.
Per difendervi da un attacco psichico potete provare questi semplici accorgimenti:
“Potere del Cristo che vivi dentro di me e io servo (fare il segno della Croce sul petto e sulla fronte) con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima e con tutta la mia forza (tracciare un cerchio di protezione in senso orario usando l’indice della mano destra) racchiudo me stesso nel cerchio Divino della Tua protezione, che nessun errore potrà mai oltrepassare”.
ATTENZIONE
Bisogna distinguere tra esperienze psichiche e allucinazioni soggettive. I sintomi dell’attacco potrebbero essere l’effetto di complessi dissociati. Alcuni libri che possono aiutarci a distinguere se siamo di fronte a follia o forze invisibili sono: “Come difendersi dagli influssi negativi” di Dion Fortune; “La proiezione del corpo astrale“ di Muldoon e Carrington; “Thirty Years Among the Dead“ del Dr. Wickland; “Medical Psychology and Physical Research” del Dr. T. Mitchell; “Human Personality and Its Survival of Bodily Death“ di Myers; “The Machinery of the mind“ di Violet M. Firth (Dion fortune); “Dream Psychology“ di Nicholl e “The Psychology of Insanity“ di Hart (di facile comprensione per chi inizia).
–Essere colti da paura, senso di soffocamento, spossatezza, depressione.
-Inspiegabile e continua sfortuna;
-Incubi con gatti, topi e serpenti.
Sicuramente una persona già mentalmente stanca è più predisposta a questo genere di attacchi, soprattutto se il “carnefice” vive a stretto contatto con la “vittima”.
Ma il carnefice, oltre ad un momentaneo aumento di autostima, che benifici ha?
Quando esaurirà la sua energia, non potrà essere lui stesso soggetto ad attacchi?
Oppure ne è soggetto anche quando lui a perpetuarli?
Più che benefici, ha uno scopo da raggiungere e dipende da cosa vuole ottenere con l’attacco. Si parla di sentimenti bassi, desideri malvagi che aprono un canale diretto con l’Abisso, che prima o poi vorrà la sua ricompensa. Chi è dedito a tali pratiche potrebbe essere anche una “vittima” che ha ereditato un karma pesante.
Quanto è profonda l’energia del male? Quanto si può odiare e in quanto tempo l’odio si esaurisce, dipende dalla persona. Sicuramente, se qualcuno interviene a salvare la “vittima”, interrompendo il rapporto, il carnefice potrebbe avere un pesante contraccolpo. Esaurimento, collasso. E a quel punto, una persona debole, con centri psichici deboli è sicuramente attaccabile. Dipende dal suo grado di preparazione in materia. Comunque l’intento non è “render pan per focaccia”, ma: 1- ristabilire l’equilibrio 2- difendersi e per farlo serve una buona dose di compassione/indifferenza più che odio verso il carnefice.
Lux
In effetti stare “nel centro” e lasciar correre senza incappare nella molla della “vendetta” non è cosa facile. Lasciare che il flusso negativo entri ed esca senza radicare in noi è la conseguenza di una lunga ed attenta pratica.
Grazie delle utili informazioni letterarie… ne prenderò volentieri nota!
Un grande abbraccio
Joh
Non essere modesta, Joh!
Anzi, se ogni tanto volessi aggiungere qualche appunto, le tue perle di saggezza sono sempre ben gradite.
Un abbraccio anche a te!
Lux