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Gioco: messaggi dalle intelligenze vegetali

Pianta n.1 Genzianella
Hai scelto la Genzianella, detta “occhi del cielo” per il suo colore intenso e spirituale. Questa piantina è tanto bella quanto…amara. L’amarezza, a livello simbolico è ciò che proviamo quando le nostre aspettative si infrangono. Se delusioni, fallimenti, fatiche, prendono il sopravvento abbiamo di certo l’amaro in bocca.
Eppure ha una sua funzione, l’amarezza: temprare il carattere e aiutarci ad essere più consapevoli delle nostre scelte.
Meditare sulla genzianella ti aiuterà a ritrovare te stesso, a guardare il cielo con occhi nuovi e a non essere più vittima dei soliti schemi nocivi. E’ un’alleata potente per chi  vuole imparare a riconoscere le false promesse (sia dell’ego che degli altri) e spalancare le porte alla guarigione.
Il suo messaggio è: “Apri gli occhi e renderò lieve qualunque amarezza”.
Domande chiave: quali verità stai negando? Quali pesi e delusioni ti condizionano? Che errori ti ostini a ripetere? Quale dolore ti appesantisce? Chi cerca di manipolarti?

Pianta n.2 Aloe
Hai scelto la sacra e meravigliosa aloe. Forse non tutti sanno che il suo “gel” è ottimo per risolvere i problemi legati alla pelle. Le scottature e l’acne, ad esempio. Cosa rappresenta la pelle a livello simbolico? Associata a Shani (Saturno), è l’ultima barriera fra noi e il mondo esterno. Per questo, proprio come uno specchio, risente di tutte le emozioni che proviamo in relazione agli altri. Dolore, paura, rabbia, difficoltà a dare amore.
La pelle svela le nostre tossine psicologiche…
Se l’aloe parla alla tua anima, presta attenzione alle tue emozioni e impara a gestirle. Non è un caso che il succo di questa pianta sblocchi il nostro secondo cervello, l’intestino, anch’esso legato alle emozioni.
Meditare con l’aloe ti guiderà a esprimere quel che provi e a vivere con maggiore autenticità. Il suo messaggio è: “Ascoltati e getta le maschere”.
Domande chiave: fatico ad aprirmi? Quali emozioni sto trattenendo? Ho paura di esprimere i miei talenti? Temo il giudizio di chi mi circonda? Le relazioni che vivo sono equilibrate?

Pianta n.3 Rosmarino
Gli antichi usavano il rosmarino per purificare gli ambienti sacri e attrarre energie benevole. Il suo nome deriverebbe da “ros”, rugiada e maris “del mare” poiché la pianta, cresce spontanea vicino al mare. Come l’acqua, il rosmarino purifica il corpo da ciò che lo appesantisce. Il suo profumo rafforza la vitalità e contribuisce a ricordarci chi siamo davvero quando le tempeste della vita si abbattono su di noi. Ofelia, nell’Amleto di Shakespeare dice a Laerte: “Ecco il rosmarino, che fortifica le rimembranze”. Le memorie, i ricordi, possono essere dolci o incredibilmente crudeli. Possono spronarci o renderci malinconici. Chiedete al saggio rosmarino di risvegliare il vostro sole interno: vi donerà benessere, coraggio, la capacità di fluire come onde nel mare calmo. Respirate a fondo e percepite il suo caldo abbraccio.
Il suo messaggio è: “Permettimi di dissipare le tue ombre”. Domande chiave: Ho bisogno di purificarmi? Cosa dovrei ricordare su di me? Perché mi sento privo di energia?
-Se hai scelto la 1 e la 3 significa che devi ritrovarti e prendere le distanze dallo stress.

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